REGGIO CALABRIA Il giornalista del Fatto Quotidiano Marco Lillo è indagato per aver pubblicato le intercettazioni dell’indagine “Breakfast” sui fondi della Lega Nord condotta dalla procura di Reggio Calabria. A darne notizia è la stessa testata diretta da Marco Travaglio. La Direzione investigativa antimafia reggina, stando a quanto si legge su ilfattoquotidiano.it, ha consegnato a Lillo un ordine di esibizione di documenti per la sua inchiesta giornalistica intitolata “I segreti del potere” e incentrata sui fondi neri della Lega Nord: «Una serie di articoli – si legge sul quotidiano di Travaglio – che offrono un affresco su fatti di elevato interesse pubblico che emergono dalle telefonate intercettate. Documento che il Fatto ha deciso di pubblicare in ossequio ai doveri di cronaca».
Questa mattina (8 gennaio), una decina di agenti della Dia, a bordo di due auto, hanno fermato Lillo a Roma spiegando che se non avesse ottemperato alla richiesta sarebbe stata effettuata una perquisizione. L’atto istruttorio è stato emesso dal procuratore Federico Cafiero De Raho e dagli aggiunti Calogero Gaetano Paci e Gerardo Dominijanni. Lillo è indagato in concorso con un pubblico ufficiale ancora non identificato per aver rivelato materiale coperto da segreto. Secondo i magistrati, lo avrebbe fatto «al fine di procurare a sé o ad altri un indebito profitto patrimoniale» che consiste «nel fine di incrementare le vendite con la pubblicazione (…) di notizie riguardanti esponenti della politica e delle istituzioni». Una tesi «più che discutibile» secondo il Fatto, poiché «il dovere di ogni buon cronista è quello di pubblicare ogni fatto e circostanza di pubblico interesse».
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