Investì e uccise la figlia facendo retromarcia, assolto
COSENZA Il Tribunale di Cosenza ha assolto Angelo Pezzi, il bracciante agricolo di Camigliatello Silano, padre della piccola Mirella, la bimba di 13 mesi, morta il 20 marzo del 2014 schiacciata dall’…

COSENZA Il Tribunale di Cosenza ha assolto Angelo Pezzi, il bracciante agricolo di Camigliatello Silano, padre della piccola Mirella, la bimba di 13 mesi, morta il 20 marzo del 2014 schiacciata dall’automobile guidata dal padre a Croce di Magara. Quel tragico giorno il padre della bambina, in tarda mattinata, dopo aver salutato i componenti della sua famiglia, è uscito di casa ed è salito a bordo del suo fuoristrada perché doveva andare in campagna. A quel punto, la bimba è sfuggita al controllo degli adulti che erano con lei ed è uscita per andare dietro al padre. Che non si è accorto della presenza della bambina: ha ingranato la retromarcia del fuoristrada e l’ha investita. Il padre poco dopo è sceso dal veicolo e ha cercato di soccorrere la piccola. Ma non c’è stato nulla da fare. Il gip di Cosenza rinviò il padre a giudizio. I suoi legali, Antonella Paura e Marco Facciolla, hanno messo in atto una strategia difensiva finalizzata a dimostrare che si è trattato di una fatalità. Il perito della difesa, l’ingegnere Anna Piccolillo, ha esaminato gli atti e ha chiarito che l’evento era imprevedibile. Nel tardo pomeriggio di venerdì si è conclusa la vicenda giudiziaria che ha colpito la famiglia Pezzi. Il giudice Giuliana Pingitore ha assolto Angelo Pezzi perché il fatto non costituisce reato. Gli avvocati Paura e Facciolla hanno espresso soddisfazione per il risultato raggiunto: «Pezzi ha già perso la piccola figlia nel tragico evento. La sua condanna è già questa».
m. m.