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Più di 200 anni di carcere per la cosca Vrenna
CATANZARO Ventotto condanne e 6 assoluzioni, compresa quella, confermata, per Nicolino Grande Aracri. È questo il bilancio complessivo delle pene formulate giovedì dalla corte d’Assise d’appello di C…
Pubblicato il: 14/01/2016 – 16:06
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CATANZARO Ventotto condanne e 6 assoluzioni, compresa quella, confermata, per Nicolino Grande Aracri. È questo il bilancio complessivo delle pene formulate giovedì dalla corte d’Assise d’appello di Catanzaro, presieduta da Anna Maria Saullo che ha giudicato in sede di annullamento con rinvio da parte della Corte di Cassazione. La decisione della corte riforma la sentenza di primo grado, emessa in abbreviato il 10 marzo 2010, sul processo Heracles, istruito dalla Dda di Catanzaro contro gli affiliati alle cosche del crotonese Vrenna-Corigliano-Bonaventura. In tutto sono stati comminati oltre 220 anni di carcere nei confronti di 28 imputati, esclusi i 6 assolti.
La corte ha condannato Domenico Elia a 11 anni e 4 mesi di reclusione; Luigi Foschini a 11 anni, 10 mesi e 20 giorni; Fortunato Giungato a 6 anni, sette mesi e 4 giorni; Domenico Pace a 12 anni e 4 mesi; Pantaleone Russelli a 15 anni, 6 mesi e 20 giorni; Luciano Vaccaro a 8 anni, 9 mesi e e 10 giorni; Maurizio Valente a 9 anni e 8 mesi.
Rideterminate le pene per Annibale Barilari, 8 anni e 8 mesi; Gaetanno Barilari, 8 anni e 6 mesi; Giuseppe Barilari, 4 anni e 4 mesi; Roberto Bartolotta, 6 anni, 4 mesi e 6 giorni Castelliti Francesco, 6 anni; De Biase Antonio, 9 anni, un mese e 10 giorni; Alessandro Frisenda, 9 anni, 10 mesi e 20 giorni; Rocco Laratta, 10 anni e 6 mesi; Giuseppe Macrì, otto anni e 10 mesi; Guerino Megna, 8 anni e 9 mesi; Pettinato Salvatore, 5 anni, 9 mesi e 24 giorni; Gaetano Santoro, 6 anni, 9 mesi e 17 giorni e Sergio Vrenna, 14 anni e otto mesi ri reclusione.
Sono stati assolti: Francesco Cardamone (condannato in primo grado a 19 anni e 8 mesi); Antonio Foschini (6 anni e 8 mesi in primo grado); Carmelo Gullà (5 anni) e Francesco Gumari (8 anni e otto mesi).
È stata, inoltre confermata la sentenza di primo grado impugnata dal pubblico ministero Pierpaolo Bruni nei confronti di Nicolino Grande Aracri (assolto), Domenico Berlingeri (6 anni e 8 mesi), Tommaso Ciliberto (6 anni e 4 mesi), Giovanni Antonio Foresta (6 anni e 4 mesi); Antonio Martino (6 anni e 8 mesi); Giovanni Rizzo (6 anni e 10 mesi); Pasqualino Trusciglio (8 anni e 8 mesi); Antonio Vallone (6 anni e 8 mesi); e Ugo Vallone (6 anni e 8 mesi).
L’OPERAZIONE ERACLES L’operazione “Heracles” risale all’aprile del 2008 e venne divisa in due tranche: una scattata il 7 aprile, e portò al fermo di indiziato delitto 39 persone, e una il giorno 27, per l’esecuzione di 55 provvedimenti cautelari emessi dal gip di Catanzaro nei confronti di soggetti ritenuti affiliati alla cosca crotonese Vrenna-Corigliano-Bonaventura (tra i quali gli stessi 39 già fermati, ed altre 16 persone che avrebbero svolto la loro attività criminale nella città di Crotone).
Una terza tranche riguardò l’indagine “Perseus” che coinvolse anche alcuni esponenti del mondo politico e imprenditoriale. Nel mirino della Procura in particolare, il megavillaggio turistico che sarebbe dovuto sorgere vicino alla foce del fiume Neto denominato “Europaradiso”.
In primo grado vennero condannate 63 persone e ne vennero assolte 30, compresi i cosiddetti “colletti bianchi”. Tra questi Emilio Brogi e Aldo Cosentino, rispettivamente capo di gabinetto del ministero dell’Ambiente e direttore generale dello stesso ministero e l’ex direttore generale del Comune di Crotone, Francesco Antonio Sulla.
Alessia Truzzolillo a.truzzolillo@corrierecal.it
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