Dulbecco, la replica di Scura: «Ho il potere di realizzare l'integrazione»
L’articolo comparso sul Corriere della Calabria il 19/1/2016 con il titolo “La bufala di Scura”, a firma di P. Bellantoni, contiene affermazioni contrarie alla verità e lesive della mia dignità e d…

L’articolo comparso sul Corriere della Calabria il 19/1/2016 con il titolo “La bufala di Scura”, a firma di P. Bellantoni, contiene affermazioni contrarie alla verità e lesive della mia dignità e della mia immagine. Per quanto riguarda il gravissimo danno subito per essere stato indicato come un “truffatore” provvederò alla mia tutela e a quella dello Stato nei modi di legge.
Con riferimento, invece, al contenuto dell’articolo riguardante la pretesa inutilità (il “fumo” che io venderei) dell’Intesa raggiunta con il Magnifico Rettore, in quanto il commissario di governo non avrebbe il potere di chiedere al consiglio regionale di adottare alcuna legge, faccio presente che il decreto governativo di nomina del commissario e sub commissario, del 12 marzo 2015, al punto 13 degli obiettivi del commissario ad acta, conferisce allo stesso commissario il potere di chiedere la “rimozione, ai sensi di quanto previsto dall’articolo 2, comma 80, della legge numero 191 del 2009, dei provvedimenti, anche legislativi, adottati dagli organi regionali e i provvedimenti aziendali che siano di ostacolo alla piena attuazione del piano di rientro e dei successivi programmi operativi (e l’integrazione oggetto dell’Intesa è parte essenziale del piano di rientro), nonché in contrasto con la normativa vigente e con i pareri e le valutazioni espressi dai Tavoli tecnici di verifica e dai ministeri affiancanti”. In particolare, l’articolo 2, comma 80 della legge 191/2009 stabilisce che gli interventi individuati dal Piano sono vincolanti per la Regione che è obbligata ad adottare, entro 60 giorni dalla proposta commissariale, i provvedimenti, anche legislativi, che siano di ostacolo al piano di rientro: in mancanza verrebbero esercitati i poteri sostitutivi dello Stato.
Quanto ai “giuristi” che lamentano una presunta lesione di principi costituzionali in conseguenza dell’attività commissariale, rammento che i poteri sostitutivi governativi, per quanto nella storia repubblicana non siano mai stati attivati e che sono certo non si arriverà a esercitare neanche nella presente occasione, sono previsti proprio dalla Costituzione all’ultimo comma dell’articolo 120.
Concludo sottolineando che nel corso dell’iter di definizione dell’Intesa con il Magnifico Rettore alla proposta commissariale originaria sono state apportate una serie di modifiche, proprio in considerazione delle critiche, osservazioni e proposte provenienti dalle Istituzioni, dalla società civile, dagli ambienti professionali e universitari. Orbene, le critiche e le osservazioni sono state valutate e alcune di esse sono state fatte proprie nell’Intesa. Ma l’offesa non è accettabile e disonora coloro che ne fanno strumento di dileggio e disinformazione.
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Prendiamo atto che parlare del commissario Scura significa parlare direttamente dello Stato nel suo complesso; e che le affermazioni eventualmente “lesive della dignità” colpiscono non solo l’uomo in quanto delegato del governo, ma perfino l’istituzione più importante di tutte.
Nel merito: è stato lo stesso Scura (sotto riproponiamo il video, a partire dal minuto 2.19) ad affermare che «la struttura commissariale predisporrà una bozza di legge che invierà in consiglio regionale», affinché il Dulbecco diventi «per legge l’ospedale universitario di Catanzaro e di tutta la Calabria». Dunque, l’iter da lui stesso proposto è questo. Non aveva, Scura, fatto cenno alla volontà di determinare la fusione dei due ospedali per “decreto” (da cui poi sarebbe conseguito l’obbligo, per il consiglio regionale, di rimuovere le leggi contrastanti con il provvedimento commissariale). Noi ci siamo limitati a riportare quanto previsto dallo Statuto della Regione, in base al quale a presentare le proposte di legge da approvare in aula non può essere un commissario. E infine: nessuno ha dato del “truffatore” al commissario. Anche gli spiriti privi di ironia ne converranno. (P.B.)
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