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Reggio, una task force per i fondi Ue

REGGIO CALABRIA Nei nuovi uffici del Cedir l’assessorato alle Politiche comunitarie del Comune di Reggio Calabria ha presentato l’Open day sui fondi comunitari. Una manifestazione volutamente in gran…

Pubblicato il: 25/01/2016 – 15:22
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Reggio, una task force per i fondi Ue

REGGIO CALABRIA Nei nuovi uffici del Cedir l’assessorato alle Politiche comunitarie del Comune di Reggio Calabria ha presentato l’Open day sui fondi comunitari. Una manifestazione volutamente in grande stile che ha visto la partecipazione del sindaco Giuseppe Falcomatà, del presidente del consiglio regionale Nicola Irto, di alcuni primi cittadini dell’area metropolitana e di rappresentanti delle associazioni di categoria.
Come prevedibile in tempi di crisi si guarda all’Europa con trepidazione essendo quella dei fondi comunitari l’unica fonte di finanziamento tangibile e la sua puntuale gestione, per le casse asfittiche del Comune, diventa un imperativo categorico. Ecco perché sui fondi comunitari Palazzo San Giorgio ha inteso investire massicciamente con una squadra di lavoro potenziata presieduta dall’assessore Giuseppe Marino e dal dirigente Francesco Barreca, che possono contare su una ventina di risorse determinate a far sì che neanche un euro ritorni a Bruxelles.
Da qui la nuova collocazione degli uffici nel corpo avanzato del Cedir e il riallestimento massiccio di spazi e servizi per «progettare, monitorare, spendere e consegnare i lavori nei tempi e nei modi previsti». Parole dell’assessore Marino che fanno il paio con quanto espresso dal sindaco Falcomatà, che sul pieno ed efficace utilizzo dei fondi comunitari intende giocare il prestigio dell’amministrazione per «rilanciare la credibilità di Reggio e della Calabria. Siamo usciti dalla logica del semplice spendere per entrare in una dinamica nuova di partecipazione dal basso e progettazione condivisa per interventi mirati e di lungo respiro».
Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente Irto che punta alla riduzione dei tempi che in passato hanno vanificato tanti sforzi: «Quelli della politica, quelli della burocrazia, i tempi della Comunità europea e infine quelli delle imprese». Passaggi e modalità che spesso hanno creato cortocircuiti burocratici e tecnici facendo perdere all’intera comunità tempo e risorse per lasciare incompiute o mere buone intenzioni. «L’impegno – ha spiegato Irto – è alla massimizzazione delle risorse previste nel Psr, nel Por 2014-2020 e nei fondi diretti perché abbiamo obiettivi ambiziosi da raggiungere».
Gli impegni assunti e quelli ancora da portare a termine sono stati evidenziati da Barreca, con particolare riferimento ai fondi Pisu. «Nell’anno 2015 è stata condotta una serrata attività per portare a conclusione alcuni progetti di riqualificazione urbana per un importo complessivo di circa venti milioni di euro». Dal lungomare di Gallico al Corso passando per piazza Garibaldi, via Aspromonte e il parco di San Giovannello. Il futuro si identifica con la nuova programmazione 2016-2020 e le misure previste nel Pon Città metropolitane. Ultima chiamata per spiccare il volo e restare agganciati all’Europa. Difficile prevedere una seconda possibilità.

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