CATANZARO «È una politica distruttiva, demagogica, senza sbocchi e prospettive quella portata avanti in Calabria – e in particolare nella città di Catanzaro – dal Movimento Cinque Stelle. Invece di suggerire soluzioni ai problemi – reali o presunti che siano – i parlamentari pentastellati si concentrano sul gioco al massacro, proponendo la soppressione di strutture sanitarie di eccellenza». È quanto afferma il consigliere regionale Domenico Tallini. «Questo significa, senza giri di parole, chiedere che venga sospeso l’accreditamento al Sistema sanitario regionale di cardiochirurgia. Non basta dire che si è dalla parte dei pazienti e degli operatori. Si vuole, in altre parole, gettare il bambino con l’acqua sporca, senza curarsi degli effetti devastanti di tale posizione. Se cardiochirurgia deve essere adeguata e potenziata, allora i parlamentari, di tutti gli schieramenti, si uniscano in una battaglia per ottenere mezzi e risorse. Invocarne la chiusura, sulla base di criteri e procedure quanto meno discutibili e forse illegittimi, evidentemente ha altri fini. Dispiace – prosegue Tallini – che anche il deputato espressione della città non riesca a sottrarsi dalla morsa dei suoi colleghi di altre province e si presti a questi attacchi concentrici contro il capoluogo. Mi auguro che gli elettori catanzaresi si ricordino delle crociate anti-Catanzaro del Movimento Cinque Stelle e dei suoi parlamentari. Noi, come Forza Italia, difendiamo con ostinazione la nostra Università, le nostre strutture ospedaliere, i nostri cittadini, i nostri bravi medici. Siamo consapevoli – conclude Tallini – che tante cose non vanno per il verso giusto in sanità, che sicuramente poteva esserci maggiore attenzione nell’attività di cardiochirurgia, ma riteniamo che non esistano i presupposti per la chiusura di un reparto che, nonostante ciò che ne pensano Parentela, Nesci e compagnia, riesce a dare risposte di qualità al territorio e caratterizza positivamente il sistema sanitario del capoluogo».
x
x