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«Abbiamo vinto un concorso ma la Regione si è dimenticata di noi»

LAMEZIA TERME «A due anni dalla pubblicazione del decreto dirigenziale numero 898 del 6 febbraio 2014 del dipartimento regionale Bilancio e Patrimonio, che sanciva i vincitori della selezione pubblic…

Pubblicato il: 18/02/2016 – 15:56
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«Abbiamo vinto un concorso ma la Regione si è dimenticata di noi»

LAMEZIA TERME «A due anni dalla pubblicazione del decreto dirigenziale numero 898 del 6 febbraio 2014 del dipartimento regionale Bilancio e Patrimonio, che sanciva i vincitori della selezione pubblica per esperti finalizzata alla redazione di perizie di stima su immobili di proprietà regionale, attraverso cui l’Ente avrebbe avuto la possibilità di alienare alcuni dei beni patrimoniali in suo possesso, i vincitori del concorso sono ancora sospesi, senza una motivazione tecnica oltre che politica, nonostante le lettere formali di chiarimento inviate ripetutamente sia ai dirigenti che agli organi politici preposti». È lo sfogo di alcuni giovani vincitori di un bando per consulenti tecnici indetto dalla Regione che non riescono a capire per quale motivo non siano stati ancora chiamati a svolgere quei «quattro mesi» di lavoro ottenuti vincendo un concorso pubblico.
«Non si comprende – affermano in una nota – il perché dal momento che è stato espletato un concorso pubblico che prevedeva una netta preparazione su temi quali urbanistica, topografia e restituzione cartografica, estimo. Considerato, addirittura, il decreto dirigenziale che richiamava anche l’impegno di spesa necessario a fronteggiare i costi del servizio, come mai ancora oggi noi vincitori di una selezione pubblica non siano stati contrattualizzati?». Il bando venne indetto nel periodo della giunta Scopelliti.
Diverse le sollecitazioni che i giovani – attraverso lettere, mail e telefonate – hanno rivolto ai responsabili sia della precedente giunta regionale che di quella attuale. Come l’interrogazione firmata dal consigliere regionale Domenico Tallini e inviata lo scorso primo luglio al presidente della giunta regionale, in cui si chiedeva se «questa giunta regionale avesse intenzione di procedere alla contrattualizzazione dei 12 esperti». Ad aprile del 2015, i vincitori della selezione avevano già scritto anche all’assessore al Bilancio Vincenzo Ciconte, al direttore generale reggente del dipartimento Filippo De Cello, al dirigente del settore Demanio e patrimonio immobiliare della Regione Fortunata Raschellà, e, via pec inoltrata, anche al presidente della Regione Mario Oliverio e al vicepresidente Antonio Viscomi per chiedere perché non si fosse «ancora proceduto a concludere questo iter amministrativo come previsto dal bando».
«Forse – aggiungono i vincitori – il problema risiede nello sbagliato “periodo storico-politico” in cui è stata espletata la procedura? E quindi noi, malcapitati professionisti, ci saremmo trovati a studiare e a svolgere una prova d’esame a Catanzaro per perdere del tempo? Come mai, nonostante le ripetute sollecitazioni di chiarimento, dall’assessorato Bilancio e Patrimonio della Regione non ci è stata ancora fornita alcuna risposta plausibile che faccia luce sulla vicenda? Ma la politica calabrese non va proclamando quanto sia fondamentale “ripartire dai giovani calabresi” e dal lavoro, in particolare nella nostra regione?».

Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it

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