ROMA È in vista un cambio della guardia alla presidenza della Commissione bicamerale antimafia: Rosy Bindi dovrebbe lasciare il posto al compagno di partito Emanuele Fiano. Questo almeno quanto avrebbe deciso la segreteria nazionale del Partito democratico in vista della scadenza intermedia delle Commissioni parlamentari.
Rosy Bindi, presidente uscente della Bicamerale, puntava su una riconferma, pare invece che dovrà lasciare il posto al suo più giovane collega milanese. Quella di Fiano, del resto, appare una candidatura inattaccabile. Figlio di un combattente della resistenza (il padre, Nedo, è tra i pochi sopravvissuti passati dai campi di concentramento di Auschwitz e poi di Buchenwald, esperienze sule quali ha scritto vari libri e ha poi collaborato alla realizzazione de “La vita è bella” di Roberto Benigni). Fiano è un apprezzato architetto laureato al Politecnico di Milano. Già consigliere dell’Unione delle Comunità ebraiche Italiane, nel 2005 è stato nominato segretario nazionale di Sinistra per Israele, associazione presieduta da Furio Colombo, particolarmente impegnata a promuovere il dialogo tra israeliani e palestinesi, ma che si batte anche contro il periodico emergere di formazioni neofasciste, attraverso la corretta applicazione delle leggi Scelba e Mancino e un progetto di legge che vieti a gruppi politici ispirati al fascismo di presentarsi alle elezioni.
Consigliere e capogruppo dei Ds al Comune di Milano, Fiano entra in parlamento nel 2006 e nella passata legislatura è stato segretario del Copasir (Comitato interparlamentare per i servizi di informazione e sicurezza e per il segreto di Stato). Dal 2009 presiede il forum Sicurezza del Pd, nel settembre 2014 viene nominato responsabile nazionale del Pd con delega alle Riforme nella segreteria di Matteo Renzi.
La sua è una candidatura fortemente voluta da Matteo Renzi, anche se non manca chi vede in questo avvicendamento una scelta punitiva nei confronti di Rosy Bindi dopo lo scontro tra la presidente della Commissione antimafia e il governatore della Campania De Luca.
A Bindi, che nelle ultime elezioni politiche è stata eletta deputato in Calabria dove era capolista, altri rimproverano proprio una certa “timidezza” nei confronti delle inchieste giudiziarie a carico della ‘ndrangheta calabrese.
x
x