Crollo del palco della Pausini, la mamma di Armellini scrive a Mattarella: processo a rischio

REGGIO CALABRIA Il processo per la morte di Matteo Armellini, l’operaio deceduto nella notte del 5 marzo 2012 mentre allestiva il palco per il concerto di Laura Pausini a Reggio Calabria, rischia una battuta d’arresto. Lo denuncia la madre del ragazzo, Paola Armellini, che nei giorni scorsi si è rivolta con una lettera al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Proprio domani ricorreranno quattro anni dalla tragedia.
“Dopo quasi un anno e mezzo di istruttoria dibattimentale, il processo quasi certamente subirà un arresto determinato dal trasferimento a un’altra sede giudiziaria del giudice che fino ad ora ha istruito il processo – spiega la madre di Matteo – Tale circostanza determinerà l’assegnazione del processo a un altro magistrato e quindi la regressione del medesimo alla fase iniziale del dibattimento”. La donna si rivolge dunque a Mattarella per evidenziare come “la tutela delle vittime del reato possa vanificarsi con provvedimenti che, benché legittimi e tesi a garantire la copertura dei posti di magistrati in tutte le sedi della Corte di Appello, penalizzano il tempestivo svolgimento dei processi”.
Ottenere almeno giustizia, conclude Paola Armellini, “sarà possibile solo nella misura in cui il processo verrà assegnato tempestivamente a un magistrato che possa condurre un dibattimento e giungere a una sentenza che individui i responsabili, sempre nel rispetto dei diritti e delle prerogative di tutte le parti, in tempi brevi”.