REGGIO CALABRIA La gestione della viabilità in virtù dell’imminente chiusura della galleria “Limina” come trait d’union della riunione tenutasi in prefettura a Reggio Calabria.
L’incontro, aperto dal viceprefetto vicario Domenica Di Stani, ha registrato, tra gli altri, la presenza dell’Anas e dei sindaci dei comuni interessati dai lavori che prenderanno il via il 15 marzo con, appunto, la chiusura (sino a luglio) del tunnel che risulta strategico per la connessione tra diversi centri della provincia reggina.
Nel dettaglio si tratta di interventi per migliorare l’impianto d’illuminazione e per il ripristino dell’impianto di ventilazione come d’altronde comunicato qualche giorno addietro dallo stesso gestore della rete stradale ed autostradale.
Un appuntamento incentrato, dunque, sulle esigenze del territorio servito dalla galleria, e organizzato per confrontarsi su quali presidi mettere in campo nei prossimi mesi, così da valutare, in particolare, le opzioni per i trasporti di emergenza e di soccorso dal momento che la chiusura sarà operativa nelle ore notturne.
Questo passaggio chiarisce un dubbio che ha generato molto (giustificato) malcontento in tutto il Reggino e in particolare nella Locride. Per via di una comunicazione dell’Anas che risale alla tarda serata di mercoledì scorso, era filtrata la notizia di una chiusura della galleria permanente della galleria fino a luglio. La conseguenza sarebbe stata, in pratica, l’isolamento (o quasi) del territorio, con la necessità di ricorrere a una viabilità alternativa da tregenda. Invece i disagi, che comunque restano, sono molto meno pesanti. Chiarita la questione, il rappresentante dell’Anas di Catanzaro ha ribadito che, dall’incontro con i primi cittadini del comprensorio, è emersa l’esigenza che non si attuasse di giorno la chiusura della galleria, ma poiché l’iter dei lavori necessita la chiusura totale della “Limina”. Bisognava trovare il giusto equilibrio: in quest’ottica, quindi, si è optato per il blocco circolatorio notturno prendendo in considerazione anche la possibilità di riuscire a far transitare i mezzi di tipo eccezionale. Tale esigenza, sempre secondo quanto dichiarato dall’ingegnere nel corso della riunione, comporta una riorganizzazione per quanto riguarda un aspetto preciso, e cioè che le chiusure notturne siano vigilate, affinché il passaggio venga gestito.
x
x