Presunto sacerdote pedofilo, accuse archiviate

COSENZA Il Tribunale di Cosenza ha archiviato il fascicolo che riguardava un sacerdote accusato di violenza sessuale ai danni di un ragazzino. Per l’accusa, l’uomo, insegnante di Religione in una scuola media del centro città, avrebbe molestato un suo alunno di undici anni.
Il ragazzino, nei mesi scorsi, era stato ascoltato in audizione protetta in presenza di psicologi. Secondo quanto era trapelato, avrebbe confermato l’episodio contestato, cioè quello in cui il prete durante una pausa delle lezioni lo avrebbe palpeggiato. Il sacerdote, assieme al suo legale l’avvocato Rossana Cribari, aveva ascoltato in un’altra stanza la ricostruzione del ragazzino. Per la difesa, infatti si sarebbe trattato semplicemente di una manifestazione d’affetto (lo avrebbe sfiorato con la mano) e non di una volontà di adescamento del minore. Anche gli accertamenti sul materiale informatico sequestrato al prete non hanno portato – secondo gli inquirenti – ad alcun risultato rilevante. Infatti non sarebbero state trovate immagini pedopornografiche compromettenti. 
Tutto iniziò lo scorso mese di novembre quando gli agenti della Mobile, guidati dal dirigente Giuseppe Zanfini, perquisirono la casa del sacerdote e sequestrarono materiale informatico e altri documenti. Un accertamento seguito dopo un esposto presentato in Procura dai familiari del piccolo, che avrebbe riferito di un episodio di attenzioni particolari dal suo professore prima a un’assistente sociale – che lavora in una struttura che il ragazzino frequenta durante il giorno – e poi ai suoi genitori. Ma, all’esito dell’attività investigativa, il pm Antonio Bruno Tridico ha chiesto l’archiviazione del caso, accolta dal gip. Intanto, nella immediatezza dei fatti il sacerdote – a causa del clamore che la notizia suscitò – ha rassegnato le dimissioni da insegnante.

mi. mo.