CATANZARO Il Tribunale di Salerno ha condannato a 4 mesi di reclusione (pena sospesa) il magistrato vibonese Paolo Petrolo, sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro, per il reato di rivelazione di segreti d’ufficio. L’accusa nei confronti del magistrato riguarda una conversazione intercettata dal Ros di Catanzaro nell’ambito dell’inchiesta “Purgatorio” con cui Petrolo avrebbe informato l’ex vicecapo della Squadra mobile vibonese Emanuele Rodonò e l’avvocato Antonio Galati (entrambi imputati nel procedimento in corso dinanzi al Tribunale di Vibo) di alcuni imminenti arresti da parte della Dda di Roma (poi verificatisi alcuni mesi dopo) nell’ambito dell’inchiesta “Meta 2010” incentrata su un giro internazionale di narcotraffico in cui era coinvolto il broker – originario del Vibonese – Vincenzo Barbieri, ucciso nel 2011.
x
x