CATANZARO Promettono una grande mobilitazione regionale i segretari regionali della funzione pubblica dei tre sindacati confederali, Alfredo Iorno (Cgil), Antonio Bevacqua (Cisl) ed Elio Bartoletti (Uil) per accendere i riflettori sulla condizione di lavoro dei dipendenti pubblici. Sulla questione lamentano il mancato rinnovo del contratto nazionale collettivo del lavoro da oltre sei anni a cui si aggiunge una sanità pubblica e privata in caduta libera con operatori non pagati da mesi, lo smantellamento di interi settori della pubblica amministrazione a causa della chiusura di undici uffici dell’agenzia dell’entrate, dei tribunali e degli uffici dei giudici di pace, oltre alle incertezze sulla vicenda dei lavoratori delle Province in mobilità.
«Le ragioni della mobilitazioni risiedono nell’insostenibilità di un sistema che fa acqua da tutte le parti – ha detto Iorno -. Nella pubblica amministrazione ad esempio abbiamo una fronda di precariato che reclama risposte. Senza a contare come negli enti sub-regionali come Calabria Verde e Calabria Lavoro abbiamo problemi seri. Adesso basta: se qualcuno vuole continuare a sparare sui lavoratori pubblici, si renda conto che è in atto uno smantellamento del welfare e dei servizi pubblici che non fa altro che danneggiare l’utenza».
La manifestazione, annunciata per i primi di maggio, sarà comunque anticipata da un incontro con il prefetto di Catanzaro Luisa Latella e dalle assemblee all’interno dei luoghi di lavoro.
ale.tar.
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