«Lezioni d'inglese gratis se voti Occhiuto»
COSENZA Dal paio di scarpe – prima la sinistra e solo dopo il voto anche l’altra – del comandante Lauro, al corso di inglese. La post modernità irrompe nella campagna elettorale cosentina, passando d…

COSENZA Dal paio di scarpe – prima la sinistra e solo dopo il voto anche l’altra – del comandante Lauro, al corso di inglese. La post modernità irrompe nella campagna elettorale cosentina, passando dalla promessa di cose concrete – pasta, scarpe, bollette pagate, assunzioni – all’effimero della presunta conoscenza. È l’immateriale che esige la sua parte, il sapere come nuova merce di scambio. Che poi in realtà è una merce che vale poco, infatti su una pagina Facebook che sostiene Mario Occhiuto è apparso un post del titolare di una scuola di lingue che promette quattro lezioni di inglese gratis a chi darà il voto all’ex sindaco. A parte che nessuno voterebbe Occhiuto solo per quattro lezioni, giusto quelle per imparare a dire che “the cat is under the table”, però la cosa assume una rilevanza se vista nell’ottica di come mutano le cose. «Per una città sempre più internazionale», spiega il post, perché siamo lanciati verso un mondo in cui le lingue si devono conoscere. Ma al di là di questo la proposta lanciata sulla pagina fb resta il segno di come l’immateriale si sia sostituito al materiale, la promessa in cambio del voto sia rappresentata dall’effimero – tuttavia necessario – prendendo il posto del concreto, diventato in questa ottica superfluo. Un’iperbole che immagina i bisogni dei cittadini mutati, un modo nuovo di concepire il rapporto con gli elettori. E se il sapere, a piccole e inutili dosi, diventa la merce per conquistare il consenso, allora vuol dire che anche il potere locale ha colto il passaggio d’epoca, promuovendo l’idea che chi vota Occhiuto impara l’inglese e chi conosce le lingue vota Occhiuto. Resta il mistero di come si potrà dimostrare di aver sostenuto l’ex sindaco ricandidato, per poi andare a reclamare di poter partecipare al mini corso gratuito promesso in cambio, ma questo è un problema che va oltre l’aspetto involontariamente umoristico.
m. giac.