Settimana della Magna Grecia, Foti: «Sud in emergenza»
NEW YORK Si è conclusa la XII edizione della Settimana della Magna Grecia, organizzata dalla Fondazione Internazionale Magna Grecia e che ha visto coinvolti diversi rappresentanti del mondo istituzio…

NEW YORK Si è conclusa la XII edizione della Settimana della Magna Grecia, organizzata dalla Fondazione Internazionale Magna Grecia e che ha visto coinvolti diversi rappresentanti del mondo istituzionale, accademico e professionale italo-americano. Iniziato Lunedì, con l’appuntamento inaugurale presso l’Istituto Italiano di Cultura di New York dal titolo “From America to rediscovery the Mezzogiorno”, l’evento, realizzato in collaborazione con la Provincia di Reggio Calabria, la Regione Calabria e la città di Matera, e’ stato annunciato a tutti i Newyorkesi di origine italiana con una “Proclamazione ufficiale solenne” da parte del Governatore dello Stato di New York Andrew Cuomo. All’incontro, presieduto dal presidente della Fondazione Internazionale Magna Grecia Nino Foti, e svoltosi alla presenza del direttore dell’Istituto Giorgio Van Straten e del Console generale d’Italia a New York Francesco Genuardi, hanno preso parte Joseph Sciame, Chairman Conference of Presidents of Major Italian American Presidents, Francesca Cangelli, Assessore del Comune di Matera con delega ai Sassi e Patrimonio UNESCO, che ha presentato il progetto “Matera Capitale della Cultura 2019″e il referente sezione Turismo di Confindustria Reggio Calabria e componente del direttivo nazionale di Federturismo Confindustria Giuseppe Nucera.
Al termine è stato conferito il Premio Internazionale della Magna Grecia, lo storico riconoscimento istituito dalla Fondazione Magna Grecia al fine di dare lustro a quelle personalità che hanno contribuito a rafforzare i legami culturali, economici e sociali tra l’Italia e il Paese che ospita la manifestazione. Il premio è stato assegnato quest’anno al Commissioner, Fire Department of New York, Hon. Daniel Nigro e allo scrittore, commediografo e drammaturgo Mario Fratti. Dopo questo primo appuntamento, è stata la volta della giornata del Turismo, organizzata in collaborazione con l’Italy America Chamber of Commerce. Strutturata in una serie di incontri fra operatori del settore, questa iniziativa è stata, come sottolineato dai partecipanti, l’occasione per mettere a fuoco delle prospettive molto importanti su un tema fondamentale come quello del turismo. «Siamo molto contenti – ha commentato Nucera – di aver presentato la nostra offerta a dei buyer molto importanti che hanno mostrato particolare interesse per la destinazione Calabria. Abbiamo a tal proposito stabilito, insieme alla Fondazione Internazionale Magna Grecia, di dare seguito ai lavori odierni attraverso una serie di educational tour, che si terranno prossimamente in Calabria, e che vedranno la partecipazione degli stessi tour operator, della stampa di settore e degli opinion leader americani».
A concludere la Settimana della Magna Grecia un altro importante appuntamento dal titolo “Dalla Magna Grecia al Mezzogiorno: le ragioni di uno sviluppo che non c’è” tenutosi presso il John D. Calandra Italian American Institute, Queens College, della City University of New York. Nel corso dell’incontro è stato presentato “Labsud – Laboratorio Sud”, la nuova piattaforma nata dalla collaborazione fra la Fondazione Internazionale Magna Grecia e l’Eurispes con l’obiettivo di riportare all’attenzione dell’agenda politica il Mezzogiorno e immaginare un progetto organico per rilanciare il Sud.
«Negli ultimi anni – ha detto Nino Foti – molto è stato detto a proposito del Sud, in particolare sui suoi bisogni, i problemi e lo stato di emergenza sociale in cui essa si trova. La famosa pubblicazione l’Economist ad esempio ha dipinto un quadro desolante: l’Italia è un Paese nettamente diviso in due, che viaggia su due velocità: il Nord è vivo e produce, il Sud è morto. Se consideriamo anche che negli ultimi dieci anni la distanza tra le due aree è cresciuta molto ci rendiamo conto facilmente di quanto sarà difficile recuperare se non si inverte la tendenza. Gran parte della responsabilità – ha aggiunto Foti – deve essere data all’inadeguatezza delle classi politiche e amministrative, ma va detto che c’è una forte intenzione da parte del Governo centrale, di negare lo sviluppo del Sud. A questo atteggiamento ci si deve opporre, pretendendo rispetto e attenzione. “Allo stesso modo – ha poi concluso il Presidente Foti chiudendo i lavori della Settimana – dobbiamo capire che la rinascita del Sud deve partire proprio dal Sud, dalla valorizzazione del suo enorme patrimonio di costumi, cultura e competenze, in una parola “civiltà”».