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Indignados, condannati due antagonisti di Cosenza

ROMA Condanne per i due antagonisti cosentini che nel 2011 avevano partecipato al corteo degli “indignati”. Con 15 condanne per complessivi 61 anni e due assoluzioni si è concluso in tribunale i…

Pubblicato il: 12/05/2016 – 13:33
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Indignados, condannati due antagonisti di Cosenza

ROMA Condanne per i due antagonisti cosentini che nel 2011 avevano partecipato al corteo degli “indignati”. Con 15 condanne per complessivi 61 anni e due assoluzioni si è concluso in tribunale il processo per gli incidenti accaduti a Roma il 15 ottobre del 2011, soprattutto nella zona di San Giovanni. Comminati 10 mesi di arresto per Gaetano Azzinnaro, mentre a Giuseppe Parise sono stati inflitti mille euro di ammenda, anziché sei anni e sei mesi di reclusione. La pena più pesante, a 9 anni, è stata inflitta a Giacomo Spinelli, accusato insieme a un altro imputato, che ha avuto 3 anni, di aver provocato l’incendio di un mezzo blindato. La lettura della sentenza è stata accolta da una manifestazione inscenata in aula da parte del pubblico. Si è gridato: «Pagherete caro, pagherete tutto».
I giudici con il dispositivo della sentenza hanno disposto una provvisionale in favore delle parti civili fino a 80mila euro in favore del ministero degli Interni e della Difesa, 40mila euro per il dicastero dell’Economia, 60mila euro in favore del Comune di Roma e 20mila in favore dell’Ama. 
Per gli imputati il pubblico ministero Francesco Minisci aveva chiesto al termine della requisitoria condanne per complessivi 115 anni di reclusione. Il tribunale ha ridimensionato però con la sentenza di oggi i reati contestati che inizialmente erano quelli di resistenza aggravata a pubblico ufficiale, devastazioni, lesioni, incendio doloso, turbativa dell’ordine pubblico, interruzione di pubblico servizio. Agli imputati i giudici hanno concesso le attenuanti generiche assolvendoli anche da numerosi capi di imputazione. La sentenza come si è detto è stata di condanna per 15 persone mentre per 2 è stata disposta l’assoluzione e il non luogo a procedere per la morte di un imputato nelle more del processo. Le condanne inflitte sono per Gaetano Azzinnaro che ha avuto 10 mesi di arresto, mentre per lui il pm aveva chiesto 7 anni di reclusione, David Bastioli, 3 anni anzichè 6 anni e 10 mesi, Emanuele Bonafede, 6 anni anzichè 7, Giovanni Caputi, 10 mesi di arresto anzichè 3 anni e 6 mesi di reclusione. 
E ancora: Francesco Carrieri, 8 anni e 6 mesi anzichè 9, Dayvid Ceccarelli, 8 anni e 2 mesi anzichè 9 anni, Francesco Cesario, 5 anni e 5 mesi anzichè 7 anni, Mauro Gentile, 3 anni anzichè 5, Fabrizio Lisci, 5 anni e 5 mesi anzichè 7, Salvatore Pappalardo, 3 mesi anzichè 7 anni, Giuseppe Parise, 1.000 euro di ammenda anzichè 6 anni e 6 mesi di reclusione, Valerio Pascali, 4 mesi di arresto anzichè 3 anni di reclusione, Giacomo Spinelli, 9 anni anzichè 11 anni, Nadia Vecchioli, 5 anni e 5 mesi anzichè 7 anni, Richard Condori Yabe, 5 anni e 5 mesi anzichè 7 anni.

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