Tallini: «Orlando a Cosenza? Caduta di autorevolezza»

CATANZARO «Si stanno mettendo sotto i piedi le Istituzioni, le regole minimali della democrazia e il rispetto dei cittadini. È vero che “la paura fa novanta” per il Pd in questa tornata elettorale, ma ci vorrebbe un po’ di stile». Domenico Tallini, da qualche giorno, si interessa delle elezioni amministrative a Cosenza. E lo fa per stigmatizzare il comportamento del centrosinistra. «Neanche si chiede – dice – che il presidente della Regione, che dovrebbe essere il presidente di tutti i calabresi, eviti di utilizzare le istituzioni per impedire, ovunque si voti in Calabria, che la sconfitta del Pd sia clamorosa. E forse Oliverio una giustificazione ce l’ha, perché se a Cosenza il Pd non andasse neppure al ballottaggio avrebbe difficoltà a nominare Guccione assessore. Ma vedere che a Cosenza sabato arriva il ministro della Giustizia Orlando a fare campagna elettorale, è davvero troppo». Per il consigliere regionale di Forza Italia «ridurre la figura di per sé prestigiosa del ministro della Giustizia a politico di parte che si intruppa nella brigata che ha nell’onorevole Verdini il lord protettore, personalmente ritengo si tratti di una marcata caduta di autorevolezza che non giova alla credibilità del ministro né all’Italia e agli italiani. Se poi si aggiunge che il ministro, forse a sua insaputa, viene a dare legittimazione ad un’indecorosa trama di potere che ha impedito al sindaco della città Mario Occhiuto di portare a compimento il suo mandato con l’intento ormai acclarato di creare il caos, la frittata è fatta».