Gerace, incendiate le "macchinine" dei turisti
GERACE Ignoti hanno incendiato, nel corso della notte, alcune auto elettriche acquistate dal Comune di Gerace nell’ambito di un progetto di promozione turistica. Si tratta di mezzi ecologici che l’am…

GERACE Ignoti hanno incendiato, nel corso della notte, alcune auto elettriche acquistate dal Comune di Gerace nell’ambito di un progetto di promozione turistica. Si tratta di mezzi ecologici che l’amministrazione guidata dal sindaco Pino Varacalli aveva messo a disposizione dei turisti per le visite nel centro storico, considerato uno dei borghi più belli d’Italia. Proprio ieri i mezzi erano stati inuagurati da alcuni tour operator russi e tedeschi. Gerace è tra i centri chiamati alle urne per l’elezione del sindaco. Il fatto, su cui indagano i carabinieri, si sarebbe verificato intorno all’1,30. I mezzi erano in un parcheggio del Comune.
Le auto ecologiche distrutte sono dieci. Il Comune le aveva acquistate, insieme con alcune biciclette, per collegare un’area di sosta attrezzata con il borgo, grazie a un finanziamento comunitario di 140mila euro. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco. Non ci sarebbero dubbi sulla matrice dolosa dell’incendio, considerato che i mezzi non erano tutti nella stessa zona del parcheggio, per cui non è possibile che le fiamme si siano propagate al punto da distruggerli tutti, né erano attaccati alla rete dell’alimentazione elettrica. Le auto, il cui valore è coperto da assicurazione, erano state consegnate al Comune appena una settimana fa. In attesa delle elezioni, previste per domenica, era in corso di preparazione il bando per l’affidamento della gestione. Recentemente Gerace ha ottenuto la bandiera arancione del Touring club. Numerose le manifestazioni di condanna da parte dell’associazionismo locale.
LO SDEGNO DI OLIVERIO Il governatore Mario Oliverio, appena appresa la notizia dell’attentato, ha contattato immediatamente il sindaco della cittadina della Locride, Pino Varacalli, per informarsi sull’accaduto e per esprimergli incondizionata vicinanza e solidarietà.
«Non ci sono parole – ha detto il presidente della Regione – per esprimere indignazione e sdegno di fronte a questo nuovo episodio criminale che ha colpito uno dei più bei comuni della nostra regione. È del tutto evidente che a coloro che si sono resi protagonisti di questo sfregio, che sfida ed offende l’intera comunità geracese, non interessa minimamente la crescita e il progresso della nostra terra. A costoro, che vorrebbero mantenere la Calabria sotto scacco, intimidendo e minacciando i sindaci, gli amministratori e i cittadini onesti, noi ci contrapporremo sempre e comunque, con tutte le nostre forze e le nostre energie».
«A Pino Varacalli e a tutta la comunità geracese – ha concluso Oliverio – continueremo ad assicurare massimo sostegno e vicinanza. Siamo certi che gli autori di questo ennesimo, esecrabile atto criminale saranno individuati al più presto e consegnati alle autorità competenti. Rimaniamo convinti che episodi come questi, anziché indebolire, rafforzino ulteriormente il fronte di quanti sono pronti a battersi con coraggio e determinazione per l’affermazione della legalità e del buon governo nella nostra regione».
BOVA: OFFESA A ONESTI «Il gravissimo attentato incendiario della scorsa notte contro i mezzi ecologici in dotazione al Comune di Gerace non solo indigna per il furore dimostrato dai criminali che lo hanno eseguito, ma è un’offesa alle persone oneste e perbene di tutta la Calabria». Lo afferma il presidente della Commissione antidrangheta del consiglio regionale, Arturo Bova.
«L’amministrazione comunale di Gerace guidata con probità e capacità indiscusse dal sindaco Pino Varacalli, aveva promosso, come peraltro sta avvenendo in molti borghi storici d’Italia, un’iniziativa innovativa e ricca di significato culturale per mettere in condizione i turisti che visitano Gerace di potersi muovere lungo le vie del caratteristico centro nel pieno rispetto della salvaguardia ambientale che un luogo così bello merita. Eppure – sottolinea Bova – un atto di così moderna e raffinata civiltà è stato in maniera vile distrutto da persone torve che preferiscono vedere in ginocchio la nostra terra anziché dismettere i loro modi criminali. A Pino Varacalli e alla comunità Ieracense – prosegue Bova – non rivolgiamo soltanto un messaggio di solidarietà, ma un impegno affinchè quanto è stato distrutto stanotte in maniera così simbolicamente tragica ed inaccettabile, possa essere restituito alla fruibilità dei cittadini e degli operatori turistici che avevano voluto fare un investimento sulla bellezza di Gerace e di tutta la Locride».
L’ANCI CALABRIA SOLIDALE Anche l’Anci Calabria, attraverso il presidente Peppino Vallone, esprime la sua solidarietà nei confronti del primo cittadino di Gerace. «Tale episodio – sostiene Vallone – dimostra ancora una volta nella nostra Regione, quanti e quali rischi corre chi fa il proprio dovere e lavora per il bene comune. Gesti come questo puntano ad intimorire e frenare l’azione amministrativa in un territorio difficile, ma non devono scoraggiare l’azione né del sindaco Varacalli né di tutti i coloro che sono impegnati a costruire percorsi di legalità e di progresso necessari allo sviluppo nei territori».