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Delitto Iannì, sentenza ribaltata: Costantino torna libero

REGGIO CALABRIA Clamorosa svolta in Appello per il delitto Iannì, l’agricoltore freddato a colpi di lupara il 29 settembre 2012 nelle campagne di Seminara. I giudici di Reggio Calabria hanno ribalt…

Pubblicato il: 01/06/2016 – 12:23
Delitto Iannì, sentenza ribaltata: Costantino torna libero

REGGIO CALABRIA Clamorosa svolta in Appello per il delitto Iannì, l’agricoltore freddato a colpi di lupara il 29 settembre 2012 nelle campagne di Seminara. I giudici di Reggio Calabria hanno ribaltato la sentenza con cui la Corte d’Assise di Palmi aveva condannato a trent’anni di carcere Salvatore Costantino, assolvendolo da ogni accusa e ordinando la sua immediata scarcerazione, dopo quasi quattro anni di detenzione. Per la Corte, non ci sono prove sufficienti per affermare che Costantino, difeso dai legali Gatto e Stajano, sia stato autore di quell’omicidio. A puntare il dito contro di lui era stato Eugen Zimov, il bracciante bulgaro che lavorava alle dipendenze di Iannì ed era rimasto gravemente ferito al setto nasale e a un occhio nel corso dello stesso agguato. Ancora in ospedale, Zimov aveva puntato il dito contro Antonio Costantino, quindi aveva modificato la propria versione, accusando il fratello, il noto commercialista Salvatore Costantino, difeso dai legali Gatto e Stajano. Chiarimenti che avevano indotto i pm di Palmi a ricalibrare le contestazioni a carico dei due fratelli Salvatore e Antonio Costantino, accusati dunque di essere rispettivamente l’esecutore materiale e il concorrente morale dell’omicidio di Iannì e del tentato omicidio di Eugen Zimov. Un cambio in corsa che probabilmente ha indebolito la tesi accusatoria, tanto da portare all’assoluzione di Antonio Costantino già in primo grado, cui si aggiunge adesso quella del fratello. Per i giudici della Corte d’appello infatti, troppe e troppo evidenti sono state le contraddizioni nelle dichiarazioni dell’unico testimone oculare, mai rafforzate da sufficienti elementi a riscontro.

Alessia Candito
a.candito@corrierecal.it

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