CROTONE Manca il piano industriale, non si sa ancora come verranno assegnate le risorse finanziarie e pure gli stipendi dei dipendenti sono a rischio. Sono tante le ombre che minacciano il futuro del Corap, il Consorzio industriale unico che non è ancora stato costituito. A sollevare altri dubbi sono i dipendenti di Asi Crotone, che ribadiscono la loro «forte preoccupazione in ordine alle procedure che si stanno utilizzando per giungere all’obiettivo comune». L’intervento dei dipendenti avviene a poche ore dalla nomina del nuovo commissario per la liquidazione dei singoli Consorzi, Rosaria Guzzo, che ha sostituito il dimissionario Giulio Oliverio. La dirigente regionale avrà il compito di chiudere il capitolo delle Asi e di far nascere il Corap entro il 30 giugno prossimo. Ma, secondo i lavoratori crotonesi, a tutt’oggi «non si intravede l’indicazione da parte della Regione Calabria, socio di maggioranza, se non unico stando al testo della legge 24, del costituendo Corap, di un necessario piano industriale dal quale desumere le modalità di assegnazione delle risorse finanziarie necessarie al funzionamento del costituendo ente e il perseguimento, sulla base degli indirizzi programmatici, degli obiettivi dell’attività dello stesso, nonché, le funzioni da assegnare e i flussi di cassa con i quali fronteggiare gli assetti organizzativi e funzionali. Non senza la ferma preoccupazione soprattutto per il pagamento degli stipendi dei 120 dipendenti del Corap che, in assenza di una attenta programmazione, graveranno, all’indomani del provvedimento di costituzione, sul bilancio unico del nuovo ente». «Infatti – continuano –, è facile immaginare come senza la chiara indicazione delle risorse da assegnare al Corap e in mancanza di una programmazione sui servizi e le funzioni dello stesso, si verificherà e, questa volta per tutti i dipendenti consortili, quello che oggi succede ai dipendenti del Consorzio Asi di Reggio Calabria che non percepiscono lo stipendio da 11 mensilità». Questo «sommario processo di accorpamento», unito alla sfavorevole congiuntura economica attuale, «non potrà che danneggiare ulteriormente il territorio crotonese che, sicuramente, non può permettersi la perdita di ulteriori posti di lavoro anche e soprattutto in un settore come quello dei Consorzi industriali che, per quanto avversati, rappresentano un interlocutore fondamentale per lo sviluppo imprenditoriale ed economico del territorio». Il Consorzio crotonese costituisce invece «un chiaro esempio di sostenibilità economico-finanziaria, capace a tutt’oggi di erogare i servizi essenziali all’agglomerato di competenza assicurando i pagamenti di tutti i costi sostenuti, compresi gli emolumenti dei dipendenti». I dipendenti chiedono quindi un incontro urgente al governatore Mario Oliverio «al fine di avere chiarezza e riassicurazioni in ordine alla effettiva solidità finanziaria del costituendo Corap».
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