«Le 'ndrine non si sono infiltrate nei cantieri Tav»
TORINO La sentenza del processo San Michele sulla presenza della ‘ndrangheta nel Torinese, depositata ieri, «conferma che la criminalità organizzata non è mai riuscita a infiltrarsi nei cantieri del…

TORINO La sentenza del processo San Michele sulla presenza della ‘ndrangheta nel Torinese, depositata ieri, «conferma che la criminalità organizzata non è mai riuscita a infiltrarsi nei cantieri del Tav quando c’era Ltf (Lyon Turin Fevvoviaire, ndr) e a maggior ragione è combattuta oggi da Telt». È quanto si afferma in una nota diffusa dalla società incaricata di costruire e di gestire la nuova ferrovia ad alta velocità Torino-Lione. «Continuiamo comunque a tenere la guardia alta», è la dichiarazione del direttore generale di Telt Mario Virano. «È evidente – prosegue – che i grandi lavori siano un ghiotto obiettivo per le tasche della malavita e per questo abbiamo attivato tutti gli anticorpi necessari a contrastare ogni tentativo di infiltrazione mafiosa: i nostri cantieri sono già soggetti alla normativa antimafia che ora sarà estesa anche agli appalti francesi. Questo è un passo storico: per la prima volta in Europa verrà applicata la stessa normativa antimafia su un progetto binazionale, a prescindere dalla territorialità dei cantieri».