Porto di Gioia, Oliverio: ammortizzatori sociali in attesa del rilancio
REGGIO CALABRIA REGGIO CALABRIA «Non chiediamo assistenzialismo, chiediamo un rilancio effettivo del porto». I lavoratori dello scalo di Gioia Tauro che oggi è rimasto completamente fermo (…

REGGIO CALABRIA REGGIO CALABRIA «Non chiediamo assistenzialismo, chiediamo un rilancio effettivo del porto». I lavoratori dello scalo di Gioia Tauro che oggi è rimasto completamente fermo (a detta dei sindacati ha aderito allo sciopero il 100% del personale del terzo e secondo turno di lavoro) sono precisi nelle richieste che hanno urlato a gran voce davanti a Palazzo Campanella.
L’azienda che gestisce il terminal gioiese, la Mct (Medcenter container terminal) ha dichiarato 442 esuberi procedendo alla cassa integrazione straordinaria per crisi per queste unità lavorative. «Questo vuol dire – ha affermato Carmelo Cozza, segretario generale del Sul Calabria – che al termine di questi ammortizzatori sociali ci saranno 442 licenziamenti». I lavoratori compatti (presenti a Reggio le bandiere di Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Sul) vogliono che i rappresentanti regionali e nazionali si facciano carico delle loro istanze: «Vogliamo l’attivazione del contratto di solidarietà». A fronte degli impegni che ci sono già stati (come la riduzione delle accise sul gasolio per i mezzi), per le maestranze Mct come “contropartita” deve garantire la possibilità di avere un «orizzonte più ampio». «Con i contratti di solidarietà – ha continuato Cozza – che garantiscono uno spettro di due anni i progetti già previsti, come per esempio la cabina di carenaggio, potranno vedere la luce».
Reimpiegare la manodopera e creare nuova occupazione, queste le proposte dei lavoratori, che si sono spostati in massa dalla Piana nel capoluogo di provincia per la concomitanza di una riunione tra la Regione e Mct incentrata proprio sullo stato di crisi dello scalo. «La Calabria, e soprattutto la provincia di Reggio, non si può permettere di perdere 442 posti di lavoro – ha ribadito Nino Costantino segretario regionale Filt-Cgil Calabria – noi chiediamo investimenti pubblici e privati per garantire le attività produttive del porto di Gioia Tauro». I portuali presenti nel piazzale antistante il palazzo che ospita il consiglio regionale salutano positivamente gli investimenti previsti nel Patto per la Calabria. «Bene il bacino di carenaggio, bene il gateway ferroviario – afferma Costantino – ma il processo degli investimenti si deve concretizzare e concludere». I lavoratori pretendono che il percorso necessario per la realizzazione dei progetti previsti non sia «inficiato da interruzioni di nessun tipo» e che siano garantiti durante tutto questo periodo ammortizzatori sociali in grado di sostenere i dipendenti e di mantenere inalterata la forza lavoro.
OLIVERIO INCONTRA I LAVORATORI Al termine del vertice tra la Regione e i rappresentanti di Mct il governatore Oliverio ha voluto incontrare i lavoratori in protesta. Il presidente, al termine della riunione, ha incontrato le maestranze insieme al presidente dell’Assemblea Irto e ad altri consiglieri regionali. Oliverio ha informato che nei prossimi giorni (e sicuramente prima della fine del mese) si svolgerà una nuova riunione tecnica fra tutti i soggetti coinvolti. Portuali e società terminalista rimangono su posizioni opposte. I primi insistono per ottenere il contratto di solidarietà, la seconda continua a voler perseguire la via della Cigs per crisi. Situazione di stallo che Oliverio, “vestendosi da mediatore”, cercherà di sbloccare direttamente a Roma, ai tavoli competenti.
MCT: NUSSUNO IN MOBILITA‘ «Nessuna procedura di mobilità è in corso», ha annunciato Roberto Gastaldo, direttore risorse umane di MCT, che ha sottolineato tuttavia la necessità di avviare le procedure per la cassa integrazione guadagni straordinaria per 12 mesi, «in attesa – ha detto – che su Gioia Tauro diventino realtà gli impegni ed i progetti annunciati dal Governo e quelli finanziati dalla Regione e che nel frattempo perduri sull’impianto una condizione di “pace sociale” che impedisca anche all’unico cliente rimasto a Gioia Tauro di scegliere altri porti».
OLIVERIO: SITUAZIONE PARADOSSALE Il presidente Oliverio, che definito «paradossale l’ipotesi che dopo tutto quello che è stato messo in cantiere per Gioia Tauro si possa arrivare ad una perdita anche di un solo posto di lavoro».
Nel corso dell’incontro gran parte della discussione è stata dedicata alla fase di transizione necessaria per giungere al completamento degli obiettivi già definiti dal Governo centrale e dalla Regione con l’Accordo di programma quadro. «Credo che sia stata una discussione importante e proficua», ha detto al termine dell’incontro il presidente Oliverio. «La richiesta delle organizzazioni sindacali – ha aggiunto – di assumere il contratto di solidarietà per avere maggiore tempo a disposizione per la realizzazione dei necessari interventi strutturali, come il bacino di carenaggio, rappresenta una posizione ragionevole. Ho chiesto ad Mct di considerare questa proposta, pur nel rispetto delle argomentazioni che la stessa azienda ha espresso sull’organizzazione del lavoro, che attraverso la cassa integrazione, sarebbe piu’ consona alle situazioni di mercato. Noi, in questa fase, dobbiamo utilizzare strumenti adeguati per tranquillizzare i lavoratori e garantire il loro reddito. C’è un impegno forte della Regione ad investire. Abbiamo sottoscritto un importante accordo con il Governo per vari interventi su Gioia Tauro. Un pacchetto di proposte che consentirà di allargare l’occupazione e di avere ricadute nell’arco di tempo necessario per realizzare gli interventi».
«Comprendo i timori dei lavoratori – ha detto ancora Oliverio -. Ecco perché è stato importante prendere una pausa di riflessione in modo da costruire una soluzione che sia rispondente alle garanzie per i lavoratori alla fine del percorso degli ammortizzatori sociali ed ottenere un rilancio delle attività infrastrutturali del porto di Gioia Tauro. Non dobbiamo pensare agli ammortizzatori sociali come anticamera della disoccupazione, ma come strumento di rilancio dell’occupazione e dell’intero scalo portuale di Gioia Tauro».
All’incontro era anche presente il presidente del consiglio regionale, Nicola Irto, insieme all’assessore regionale, Francesco Russo; il vicepresidente del Consiglio, Francesco D’Agostino, ed i capigruppo del Pd, Seby Romeo, e de “La Sinistra”, Giovanni Nucera.
Antonella Chirico
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