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Comunali, Oliverio rompe il silenzio: «Al Pd serve un'analisi»

CATANZARO Mario Oliverio si è sbottonato. Finalmente il governatore della Regione Calabria, a margine della presentazione dei primi bandi sul Psr e sollecitato dalle domande dei giornalisti, si è p…

Pubblicato il: 27/06/2016 – 13:28
Comunali, Oliverio rompe il silenzio: «Al Pd serve un'analisi»

CATANZARO Mario Oliverio si è sbottonato. Finalmente il governatore della Regione Calabria, a margine della presentazione dei primi bandi sul Psr e sollecitato dalle domande dei giornalisti, si è pronunciato sui risultati – nefasti per il Pd – delle ultime elezioni amministrative. Un intervento, quello del presidente, che serve a dare un accenno di significato al sostanziale silenzio dei vertici regionali del Partito democratico, dopo che le parole del premier-segretario Matteo Renzi non lasciavano presagire nulla di buono per i responsabili del dem del Mezzogiorno e della Calabria in particolare.
In attesa della direzione regionale che si terrà – almeno si spera – nei prossimi giorni, quindi, il governatore ha provato a fare il punto della situazione: «Sui risultati credo si debba riflettere. Ci saranno la direzione nazionale e regionale per farlo, ma è chiaro che non si può sottovalutare il segnale che arriva dai risultati. Bisogna operare correzioni radicali perché credo che alla base ci sia una condizione di sofferenza sociale rispetto alla quale è necessario alzare l’attenzione e adeguare la risposta. Non è un caso che la protesta o il voto che non va al Pd si esprime soprattutto nella periferia. Sarebbe sbagliato ridurre tutto solo a un confronto interno ai gruppi dirigenti, io credo che un grande partito di governo debba recepire pienamente il messaggio, rispondendo in termini di analisi e di adeguamento della sua struttura organizzativa e della proposta programmatica».
Adeguamento della struttura che però non sarà immediato, come lo stesso governatore ha chiarito: «Il tempo dei congressi è prossimo, come lo stesso premier Renzi ha annunciato. Il punto è aprire ai segnali e adeguare la risposta, questa è la capacità che la politica deve dare, non basta mettere qualche toppa organizzativa, qualche nome al posto di un altro».
Il presidente Oliverio poi derubrica a semplici «frasi a effetto» l’ormai noto richiamo di Renzi all’utilizzo del «lanciafiamme» all’interno delle sezioni meridionali del Pd e aggiunge: «Se c’è un problema a Roma e a Torino, vuol dire che c’è un problema nel Paese. Sarebbe un errore pensare che ci siano compartimenti stagni, il voto ha espresso un segnale quasi univoco a livello nazionale. Sarebbe quindi sciocco pensare che ognuno si faccia l’analisi nel proprio municipio».
Espressa la propria posizione, infine, Oliverio non parla apertamente però di un Pd che deve fare autocritica, ma in pieno “politichese” spiega: «Il Pd deve fare un’analisi aperta e vera della situazione per rilanciare un progetto che sia in sintonia con i segnali che vengono dal voto».

Alessandro Tarantino
a.tarantino@corrierecal.it

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