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Gratteri: «Regione gestita con metodo mafioso»

REGGIO CALABRIA Legalità e musica hanno acceso i riflettori sulla quinta serata di Tabularasa dedicata al tema “La giustizia oltre la repressione”, con ospite Nicola Gratteri, neoprocuratore della Re…

Pubblicato il: 09/07/2016 – 8:09
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Gratteri: «Regione gestita con metodo mafioso»

REGGIO CALABRIA Legalità e musica hanno acceso i riflettori sulla quinta serata di Tabularasa dedicata al tema “La giustizia oltre la repressione”, con ospite Nicola Gratteri, neoprocuratore della Repubblica di Catanzaro, intervistato da Giusva Branca e Raffele Mortelliti. Il confronto, con il capo della Dda del capoluogo di regione, è stato preceduto dall’esibizione di Francesco Loccisano che sulle note della sua chitarra battente ha presentato il nuovo album “Solstizio”.
Sull’enigmatica macchina amministrativa calabrese Gratteri ha voluto concentrare la sua prima analisi: «Quando mi hanno chiesto di candidarmi come presidente della giunta regionale in Calabria ho detto di no perché il problema calabrese, prima della ‘ndrangheta politica, sono i quadri della pubblica amministrazione che gestiscono la cosa pubblica in modo mafioso. Ci sono direttori generali che da vent’anni sono nello stesso posto, e da incensurati gestiscono la cosa pubblica con metodo mafioso. Una politica debole che non ha la forza e la preparazione tecnico-giuridica per affrontare il problema della gestione dei quadri. Per amministrare la cosa pubblica basterebbe un po’ di buonsenso, ma la parte procedurale dei meccanismi di appalto è governata da un centro di potere che è lì da sempre».
Il secondo aspetto esaminato dal magistrato riguarda l’appiattimento culturale, sociale e politico. «Da decenni stiamo vivendo una fase di decadentismo di idee, valori ed etica. Abbiamo una classe politica poco colta e non distinguibile sul piano del colore tra destra e sinistra. Inoltre, siamo oggetto di un’omologazione culturale basata sull’esteriorità».
Altri tre argomenti chiave sono stati passati in rassegna da Gratteri. Scuola, famiglia e droga: «La scuola dovrebbe essere a tempo pieno, in modo da tenere i ragazzi lontano dai pericoli. Mentre, i genitori, dovrebbero dedicare più tempo all’educazione dei figli». Sulla liberalizzazione delle droghe leggere in discussione in Parlamento, aggiunge: «Sono contrario, perché andremmo ad alimentare il consumo di una percentuale di ragazzini. Lo Stato ha il compito di tutelare la salute psico-fisica dei propri cittadini e non vestirsi di ipocrisia. Era ovvio che la ‘ndrangheta sarebbe stata all’Expo o che ci sia nelle grandi opere. È naturale. Non e’ tanto un discorso economico, quanto di esternazione del potere. Solo per dire “o c’ero”».  
Il procuratore di Catanzaro ha poi fatto riferimento al presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione Raffaele Cantone: «È una persona perbene che io stimo e con cui ho lavorato, ma non può fare tutto ed è stato caricato di un peso maggiore rispetto alla sua struttura».
Sulla sua recente nomina alla Procura di Catanzaro aggiunge: «Ho trovato un approccio diverso ai problemi. Io ho una mia cultura e una mia formazione professionale e con questa cercherò di operare. Il primo pensiero è andato al risparmio. Per gli uffici della Procura il ministero di Giustizia spende 1,8 milioni di euro di fitto. Ci sono seimila metri quadri dell’ex ospedale militare chiuso, che a breve dovrebbe ospitare i nuovi uffici».
Dalla giustizia nei tribunali a quella invocata dalla musica, con il concerto del gruppo “Le Rivoltelle”. Una rock band di quattro ragazze calabresi (Elena, Alessandra, Paola, Angela) che attraverso melodie mediterranee raccontano la nostra terra e che, proprio a Tabularasa, hanno voluto omaggiare il procuratore Gratteri con un nuovo singolo a lui dedicato, dal titolo “Io non mi inchino”.
Racconti e aforismi che riflettono aspetti controversi del tessuto sociale saranno al centro dell’incontro di questa sera, sabato 9 luglio (ore 21), dal titolo “Un’anima oltre Alcatraz”. Ospite d’eccezione, lo scrittore e sceneggiatore italiano Diego Cugia, che evocherà il suo personaggio di fantasia “Jack Folla”, un Dj condannato a morte negli Usa. Sul palco sarà presente anche lo scrittore e autore teatrale Giulio Cavalli, che presenterà il suo ultimo libro.

Il talk sarà preceduto (ore 19,30) dalla presentazione del nuovo album, tra il rap e l’hip hop, degli Easy One.

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