Garanzia Giovani, lo stipendio è un miraggio
CATANZARO Ancora dubbi su “Garanzia Giovani”, sul reale impatto che la misura disposta dal governo nazionale per sostenere i ragazzi che non studiano e non lavorano abbia in Calabria. Da mesi si d…

CATANZARO Ancora dubbi su “Garanzia Giovani”, sul reale impatto che la misura disposta dal governo nazionale per sostenere i ragazzi che non studiano e non lavorano abbia in Calabria.
Da mesi si discute dei ritardi nei pagamenti dei tirocini formativi: a ogni accusa da parte di giovani che si sentono ingannati, la Regione risponde che sono in via di definizione le procedure per pagare i 400 euro al mese per sei mesi promessi dalla misura.
Ma anche prendendo per buone le spiegazioni della Regione, alcuni casi lasciano perplessi.
Come quello di Federica, 26enne catanzarese, che dopo aver svolto il tirocinio semestrale presso un’azienda accreditata, si è vista recapitare una email dalla Regione: «La Regione Calabria – recita la missiva elettronica – sta procedendo alle verifiche preordinate all’erogazione dell’indennità di partecipazione per i tirocini attivati nell’ambito del programma “Garanzia Giovani” […] . Dalla documentazione in atti risulta che presso il Soggetto Ospitante (l’azienda presso cui è stato svolto il tirocinio, ndr) sono stati attivati ad oggi 2 tirocini per altrettanti tirocinanti. Pertanto diviene doveroso acquisire maggiori e dettagliate informazioni».
In pratica, la Regione Calabria ha chiesto alla società che – regolarmente accreditata – funge da intermediario con l’azienda presso cui si è svolto il tirocinio, di fornire tutti gli elementi relativi ai tirocini attivati presso quell’azienda. Traducendo quindi la missiva, il succo è: «Per ora non possiamo pagare il tirocinio che hai svolto, cara Federica, perché non sappiamo se è tutto in regola».
Certo, nell’ottica della corretta gestione delle risorse pubbliche, è giusto che l’ente attuatore del programma si faccia carico dei controlli, ma la domanda che Federica e il suo avvocato, Francesco Pitaro, si sono posti è: ma non potevano farli prima questi controlli? Perché, dopo aver lavorato, non ho visto un centesimo e non so ancora se e quando avrò i soldi che mi spettano?
Domande legittime che magari avranno risposta a breve – se la Regione darà seguito alla diffida presentata dal legale della giovane – o bisognerà attendere il pronunciamento di un giudice. Ma, indipendentemente dal tempo che passerà finché Federica abbia risposte, rimane l’ennesima cortina di fumo su “Garanzia Giovani” e sulla sua organizzazione in Calabria.
ale. tar.