COSENZA «Il consiglio provinciale è pienamente legittimo. Rincresce che alcuni uffici non hanno adempiuto ai loro obblighi di dare seguito agli adempimenti successivi alla mia convocazione e siamo stati costretti a muovere delle formali contestazioni e a garantire comunque il normale iter per la riunione della massima assise provinciale». Lo afferma Graziano Di Natale. «La convocazione – prosegue – resta legittima mentre è illegittimo il continuo comportamento di chi disattende la decisione del Consiglio di Stato che ha rigettato l’appello principale e incidentale sulla base della considerazione secondo cui “il consiglio provinciale, con deliberazione n. 5 e 6 del 20 maggio 2016 ha preso atto della sentenza impugnata e, in particolare, della circostanza che “per effetto della sentenza del Tar Calabria Catanzaro Sezione Seconda avvocato Graziano Di Natale è legittimato a esercitare le funzioni vicarie di presidente della Provincia di Cosenza con pienezza di poteri”. Ne discende che alcun pregiudizio grave e irreparabile si configura nell’odierna fattispecie controversa, dal momento che la legittima presa d’atto da parte del Consiglio della decadenza dalla carica di presidente dell’architetto Occhiuto e la conseguente “presa d’atto dell’insediamento del consigliere anziano” privano di attualità l’interesse alla formulazione di domande interinali di sospensione fondate – essenzialmente – su una indimostrata “paralisi dell’azione amministrativa”».
«Ogni altra interpretazione – conclude Di Natale – resta priva di ogni fondamento. Stante quanto sopra domani celebreremo il consiglio provinciale e restituiremo la legalità e la democrazia a un ente fin troppo bistrattato da parte di chi crede di essere ciò che era».
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