Esposito: impegnarsi per i campi scuola per bimbi diabetici
CATANZARO «Ritengo doveroso che i vari interlocutori istituzionali si impegnino per consentire la realizzazione dei soggiorni educativi-residenziali (campi scuola), anche per l’estate 2016, rivolti a…

CATANZARO «Ritengo doveroso che i vari interlocutori istituzionali si impegnino per consentire la realizzazione dei soggiorni educativi-residenziali (campi scuola), anche per l’estate 2016, rivolti ai bambini, ai ragazzi e ai giovani della nostra Calabria affetti da diabete mellito». Lo afferma, in una nota, Baldo Esposito, vicepresidente della commissione regionale Sanità. «I campi scuola – prosegue – rappresentano un importante momento educativo per i giovani diabetici e per le famiglie, così come sancito dal piano nazionale sulla malattia diabetica oltreché comprovato da numerosi studi scientifici, i quali dimostrano reali vantaggi sulle complicanze della malattia, sugli esiti a lungo termine del diabete e soprattutto sul miglioramento della qualità di vita dei giovani pazienti. La regione Calabria finora non è stata insensibile a tale tematica, infatti, sono stati emanati diversi decreti di giunta, un decreto del Commissario ad acta (n.13 del 2015) e, non ultimo, il Consiglio regionale ha approvato una mozione presentata a firma del Presidente Nicola Irto, intesa come impegno a finanziare, in continuità con gli anni precedenti, i suddetti soggiorni educativi». «Mi sembra opportuno – conclude Esposito – tornare ad occuparsi da subito del problema, eventualmente già all’interno della prossima seduta della commissione Sanità del 19 luglio e, soprattutto, segnalare la questione al dipartimento Salute e alla struttura commissariale. Solo con una azione corale e armonica dei soggetti istituzionalmente proposti potremo formulare ogni atto utile per consentire ai giovani diabetici calabresi di poter godere anche per l’estate 2016 di questa importante opportunità: una settimana di vacanza utile per un momento di spensieratezza, di divertimento e, come detto, ad implementare il percorso educativo per la loro stessa malattia».