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La leader Cisl Furlan in visita alla Callipo: «Modello positivo»

MAIERATO La leader della Cisl Annamaria Furlan ha visitato oggi, insieme a una delegazione della Fai guidata dal segretario generale Luigi Sbarra, lo stabilimento della Callipo, a Maierato. «La num…

Pubblicato il: 27/07/2016 – 17:00
La leader Cisl Furlan in visita alla Callipo: «Modello positivo»

MAIERATO La leader della Cisl Annamaria Furlan ha visitato oggi, insieme a una delegazione della Fai guidata dal segretario generale Luigi Sbarra, lo stabilimento della Callipo, a Maierato. «La numero uno del sindacato di via Po – è detto in un comunicato – ha incontrato maestranze, impiegati, management e proprietà dell’azienda, rimarcando la centralità di una realtà produttiva d’eccellenza nel contesto di un territorio gravemente colpito dalla crisi». «Callipo – ha detto Furlan – è un’azienda calabrese importante, che ha saputo fare qualità ed innovazione in questi anni con il contribuito dei lavoratori. Un modello sicuramente positivo e un esempio concreto di come si possa investire nel Mezzogiorno e stare nel mercato facendo innovazione e con prodotti di alta qualità. Il nostro Paese ha bisogno dello sviluppo produttivo del Sud, creando le condizioni per investimenti in innovazione, ricerca, qualità dei prodotti. Questa è la strada che la Cisl intende favorire, in un clima di partecipazione e di condivisione degli obiettivi tra impresa e lavoratori». Da parte sua, Sbarra ha rilevato come la Callipo sia «una stella della Calabria e del Sud, un’azienda esemplare, che da sempre punta a radicate relazioni industriali e riconosce ai lavoratori un ruolo fondamentale nelle dinamiche d’impresa. Una vocazione partecipativa che ha assicurato nel tempo elevati standard in termini di innovazione, qualità di processo e di prodotto. In un contesto economico, sociale e occupazionale estremamente difficile per il Paese e in particolare per il Mezzogiorno, Callipo vede confermato un tendenziale positivo che premia una filosofia aziendale sensibile e attenta alle ragioni del lavoro ben formato, tutelato e retribuito, come dimostra anche l’ultimo accordo di giugno sui premi di produttività 2015. Risultato tanto più importante perché vede protagonista una realtà produttiva del Mezzogiorno, area in cui lo sviluppo latita a causa di enormi diseconomie strutturali alle quali l’azione pubblica non e’ ancora riuscita a porre rimedio. Contesto che rende ancora più evidente come bilateralità e contrattazione nazionale e di secondo livello siano indispensabili leve di sviluppo, driver capaci di innalzare condizioni di lavoro e potere d’acquisto dei lavoratori e di innescare processi virtuosi che sostengano le famiglie e rilancino la domanda aggregata. È la via che la Fai Cisl, prima rappresentanza sindacale in Callipo, ha voluto percorrere insieme alle altre Federazioni di categoria con il rinnovo del Contratto nazionale Industria alimentare dello scorso 5 febbraio. Un accordo che valorizza gli strumenti della contrattazione aziendale e territoriale e promuove le virtu’ della partecipazione». «Ringrazio sentitamente la segretaria generale Cisl, Annamaria Furlan, ed il segretario generale della Fai-Cisl, Luigi Sbarra – ha detto il titolare dell’azienda, Filippo Callipo – per averci onorato e gratificato con questa visita che, per il nostro territorio, per la nostra azienda, per tutti i lavoratori e per la mia famiglia è molto significativa. Una visita che ci dà la misura dell’attenzione che, a livello nazionale, riscuote la nostra realtà e che ci proietta nel panorama economico italiano di cui facciamo certamente parte ma dal quale, paradossalmente, spesso veniamo isolati. Come sostengo da sempre, il successo di un’azienda è determinato principalmente dal suo patrimonio umano, cioè dalle donne e dagli uomini che la compongono. E’ quindi doveroso, quando le cose vanno bene, condividere con loro i risultati. Dalla volontà di premiare il merito e l’attaccamento ai colori aziendali dei miei dipendenti, di quella che io chiamo la “grande famiglia Callipo”, confortato dal positivo trend di fatturato di questo primo semestre, è scaturita la mia decisione di confermare e, se possibile incrementare, sulla scia di quanto fatto per il 2015, una premialità ancorata al risultato dell’esercizio corrente».

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