Nessuno sostituirà Caridi in Senato
ROMA Al Senato non esiste l’istituto della supplenza. Dunque – è quello che spiegano più fonti dall’Aula – Antonio Caridi non verrà sostituito. Uno scranno del parlamento resterà vuoto, congelato in…

ROMA Al Senato non esiste l’istituto della supplenza. Dunque – è quello che spiegano più fonti dall’Aula – Antonio Caridi non verrà sostituito. Uno scranno del parlamento resterà vuoto, congelato in attesa degli ulteriori sviluppi giudiziari del caso. L’eventuale decadenza – e la successiva sostituzione – interverrebbe soltanto nel caso di una condanna definitiva (come accaduto per l’ex premier Berlusconi). Ma l’inchiesta Mammasantissima, nella quale Caridi è indagato perché ritenuto l’esponente di un direttorio “riservato” della ‘ndrangheta, è ben lontana dalla fase del giudizio. Stando così le cose Caridi, se il Tribunale del Riesame o la Cassazione dovessero alleviare il quadro a suo carico, potrebbe riaccomodarsi in Aula.
Dunque Demi Arena, primo dei non eletti nella lista di Forza Italia nelle ultime consultazioni utili, non diventerà un senatore della Repubblica. Il regolamento del Senato, dunque, vieta una staffetta che sarebbe apparsa paradossale: fuori un parlamentare sospettato di appartenere alla ‘ndrangheta, dentro il sindaco del primo capoluogo di Provincia sciolto per mafia (ancorché mai indagato per reati connessi alla ‘ndrangheta). Entrambi reduci della golden age del centrodestra a Reggio Calabria, una parabola politica che la Dda ha messo in connessione con il sostegno delle cosche.