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Dal Patto per la Calabria 130 milioni per l'emergenza sismica

CATANZARO All’indomani del grave evento sismico che ha colpito le popolazioni dell’Italia centrale, il presidente della Regione Mario Oliverio ha presieduto, nella mattinata di oggi, una riunione c…

Pubblicato il: 26/08/2016 – 16:49
Dal Patto per la Calabria 130 milioni per l'emergenza sismica

CATANZARO All’indomani del grave evento sismico che ha colpito le popolazioni dell’Italia centrale, il presidente della Regione Mario Oliverio ha presieduto, nella mattinata di oggi, una riunione con i tecnici dei dipartimenti Lavori Pubblici e Bilancio presso la Cittadella regionale per fare un primo punto sulla situazione in vista della riunione nazionale dei presidenti delle Regioni che si terrà giovedì prossimo, 1° settembre, a Roma.
«Il grave sisma verificatosi nei giorni scorsi nell’Italia centrale – ha detto Oliverio a margine dell’incontro – ripropone drammaticamente il problema della messa in sicurezza degli edifici pubblici e privati e richiede un impegno nazionale straordinario, finalizzato a un cospicuo investimento pluriennale di risorse che possa avviare un percorso di recupero e di messa in sicurezza dei fabbricati. In tale prospettiva, come giunta regionale abbiamo compiuto scelte precise e destinato importanti risorse a questo settore, nella piena consapevolezza che la nostra è una regione ad altissimo rischio sismico e che le scelte che abbiamo compiuto sono ancora comunque assolutamente insufficienti rispetto alle risorse necessarie. In questa prima fase di governo della Regione abbiamo dato, in particolare, un forte impulso alla utilizzazione delle risorse destinate alla Calabria attraverso il programma nazionale di prevenzione».
«Tale programma – ha aggiunto il presidente della giunta regionale – prevede un ruolo attivo della Regione che ha la responsabilità della programmazione degli interventi e del controllo sulla attuazione degli stessi. Su questa attività, la giunta regionale, ritenendola assolutamente prioritaria per la sicurezza dei cittadini calabresi, ha inteso assumere una scelta netta aggiungendo importanti risorse tra quelle destinate alla Calabria dal Fondo di sviluppo e coesione. Del programma nazionale una quota rilevante (l’8%) è destinata ai Comuni per la realizzazione di studi di microzonazione sismica ed alla analisi della condizione limite di emergenza. In questa direzione, in aggiunta alle risorse destinate dal programma nazionale prima richiamato, abbiamo deciso di destinare 130 milioni di euro nel Patto per la Calabria, sottoscritto il 30 aprile scorso con il presidente del Consiglio Matteo Renzi. Per dare maggiore impulso a questa attività di pianificazione di medio-lungo periodo (importantissima per non dover sempre inseguire l’emergenza e per cercare di ridurre al massimo l’esposizione e la vulnerabilità degli edifici al rischio sismico) la giunta regionale fin dal 2015 ha, da un lato rafforzato il raccordo operativo all’interno degli uffici regionali interessati, attraverso la creazione di un gruppo di lavoro interdipartimentale che coinvolge gli uffici regionali dei Lavori pubblici, dell’Urbanistica e della Protezione Civile e, dall’altro, ha potenziato il rapporto sia con il dipartimento nazionale di Protezione Civile che con il Centro Nazionale di Microzonazione Sismica, centro di competenza nazionale in materia».
«Il miglioramento delle conoscenze scientifiche in termini di riposta sismica locale – ha proseguito il presidente della Regione – è di fondamentale importanza anche per un migliore utilizzo delle risorse destinate agli interventi strutturali di miglioramento/adeguamento sismico. In questo modo sarà possibile attivare complessivamente significativi interventi sia su edifici di interesse strategico che, in caso di sisma, hanno importanza rilevante nella gestione della emergenza quali sedi comunali, caserme delle forze dell’ordine, presidi sanitari, scuole ecc. che su edifici privati».
«È necessario, inoltre – ha concluso Oliverio – pervenire a un adeguamento normativo nazionale per consentire una utilizzazione più celere e meno farraginosa nelle situazioni a più elevato rischio, spesso concentrate nei centri storici. Un problema, quest’ultimo, che abbiamo posto ripetutamente al tavolo tecnico nazionale e che riproporremo nel prossimo incontro dei Presidenti delle Regioni convocato per giovedì 1° settembre p.v. Riteniamo, in tal senso, che occorra avviare immediatamente un censimento ed una catalogazione delle situazioni più a rischio a partire, appunto, dai centri storici e pervenire, in tempi brevi, ad un adeguamento normativo che consenta una utilizzazione più rapida e mirata delle risorse».
Per mercoledì prossimo, 31 agosto, il Presidente della Regione ha già convocato presso la Cittadella regionale un incontro con i rettori delle Università, i rappresentanti degli Ordini professionali dei geologi, degli ingegneri e degli architetti a cui parteciperanno i rappresentanti della Protezione Civile regionale e dei dipartimenti interessati, al fine di definire un programma di interventi a breve, medio e lungo termine da attuare nella nostra regione.

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