ROMA Da Santa Marinella, a Roma, a Benestare (Reggio Calabria); da San Giorgio a Liri (Frosinone) a Aidone (Enna), passando per tanti altri Comuni della provincia di Taranto, Caserta, Salerno, Campobasso e L’Aquila. Dopo quelle di Gioiosa Ionica e Caltanissetta si moltiplicano, come era stato auspicato dall’Anci, le iniziative di solidarietà di profughi e richiedenti asilo ospitati dalle strutture Sprar nei Comuni. Tra le idee in campo fra i migranti, c’è quella di dare una mano, se necessario, nelle mense allestite nei campi dei Comuni colpiti, per mettere a frutto nel migliore dei modi il corso di cucina che hanno svolto nei mesi scorsi. Sul conto bancario della Croce Rossa sono arrivati anche 370 euro, contributo di beneficiari e operatori dei progetti Sprar del Comune di Bivongi e del Comune di Benestare, in provincia di Reggio Calabria. Allo stesso modo, un gruppo di beneficiari dello Sprar del Comune di Piazza Armerina e del Comune di Aidone (Enna) doneranno parte del proprio pocket money a sostegno della raccolta fondi nazionale per le zone colpite. Somme che si andranno ad aggiungere alle quote degli operatori e dei volontari dell’ente gestore, l’associazione Don Bosco 2000. Gli ospiti del centro Sprar di Falerna (Catanzaro), invece, organizzeranno una serie di iniziative servendo piatti della loro tradizione e devolvendo il ricavato alle zone terremotate. I 20 beneficiari dello Sprar del Comune di Martina Franca, gestito in provincia di Taranto dall’associazione Salam, devolveranno una parte di quanto percepiscono dal lavoro che svolgono nell’ambito della borsa lavoro. In totale 1200 euro, che invieranno direttamente al sindaco di Amatrice con un vaglia postale. Anche da Martina Franca e dai progetti Sprar dei Comuni di Rocca D’Evandro (Caserta) e San Giorgio a Liri (Frosinone), giunge la disponibilità dei richiedenti asilo a recarsi nei luoghi colpiti.
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