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Strutture ausiliarie, «la Regione si muove»

Riceviamo e pubblichiamo la nota congiunta dei dipartimenti Programmazione comunitaria e Organizzazione e risorse umane della Regione Calabria in merito all’articolo comparso sul Corriere della Cal…

Pubblicato il: 20/09/2016 – 14:54
Strutture ausiliarie, «la Regione si muove»

Riceviamo e pubblichiamo la nota congiunta dei dipartimenti Programmazione comunitaria e Organizzazione e risorse umane della Regione Calabria in merito all’articolo comparso sul Corriere della Calabria sulle strutture speciali.

DI COSA PARLIAMO Giova precisare in primo luogo che le strutture di cui si parla non riguardano gli organi politici, e non sono composte dai cosiddetti “portaborse”, ma svolgono funzioni di supporto alle articolazioni amministrative della giunta regionale e sono composte da personale pubblico di ruolo.

LA POSIZIONE DEL MEF Nell’articolo esaminato, si richiama più volte la ben nota relazione ispettiva del Mef. Sul punto occorre rilevare che l’Ispettore del Mef aveva rilevato la presunta illegittimità dei decreti di conferimento di incarico “presso le segreterie dei dipartimenti”, in quanto a parere dello stesso non ci sarebbe alcuna norma che consentirebbe, al pari dei componenti delle Segreterie particolari dei politici, l’erogazione di un’indennità aggiuntiva. In contrario, deve però rilevarsi che il comma 5 dell’art. 1 della legge regionale 28 agosto 2000, n. 14 così testualmente recita «il personale dipendente della giunta regionale, che presta servizio nelle strutture ausiliarie dei dipartimenti – previste dall’art. 5 della L.R. 13 maggio 1996, n. 7 – è equiparato al personale di cui alla L.R. 26 maggio 1997, n. 8, limitatamente alle prestazioni di lavoro straordinario ed alla indennità forfettizzata».
Il che vuol dire, in concreto, che i componenti della struttura non possono beneficiare di indennità per lavoro straordinario né partecipare alle distribuzione degli incentivi di produttività. Circa l’osservazione sulla mancata previsione normativa che legittimi l’istituzione delle strutture cosiddette assimilate, si fa notare che il fondamento è da rinvenirsi nell’interpretazione sistematica dell’art.5 della L.R. 7/96 in combinato disposto con l’art.1 della L.R. 28/2013. Infatti, mentre la norma del 1996 prevedeva l’istituzione di “strutture ausiliarie” unicamente a supporto dei dipartimenti, il dettato della successiva legge n.28/2013, estende tale possibilità alle altre «articolazioni amministrative» della giunta regionale.

LE NOVITÀ INTRODOTTE Nel merito della questione si ricorda preliminarmente che il provvedimento in esame prevede l’istituzione, a modifica del precedente analogo atto, di quattro Strutture ausiliarie (cosiddette assimilate) a supporto delle più gravose attività della Protezione civile, dell’unità operativa Difesa del suolo, Foreste, Forestazione, Politiche della Montagna, del dipartimento Sanità e delle funzioni accentrate in capo alla Presidenza. La previsione di un incremento di sedici unità, determinato dall’esigenza di supportare articolazioni amministrative di evidente ed attuale importanza, non comporta alcuna violazione dei limiti finanziari previsti per legge: allo stato, anzi, si registra una contrazione della relativa spesa di oltre il 20% rispetto a quella sostenuta nell’anno 2013 (anno di entrata in vigore della legge regionale 28/2013) ed una contrazione del numero delle strutture da 27 a 22, comprese quelle di nuova introdotte.

LE SEGRETERIE TECNICHE PER IL POR Per quanto riguarda le segreterie tecniche costituite a supporto delle Autorità (gestione, certificazione, controllo) del Por, il fondamento normativo è rintracciabile nell’art.1 della L.R. n. 40/2012, laddove, imponendo una riduzione di spesa sui capitoli di bilancio, per la regolamentazione delle strutture ausiliarie, elenca espressamente nell’allegata tabella, le segreterie tecniche. Per ciò che concerne, invece, l’erogazione delle indennità accessorie al personale delle suddette strutture, il fondamento è da rinvenirsi: 1) relativamente alle Segreterie tecniche delle Autorità dei Programmi Operativi Regionali Fesr e Fse 2007/2013: nell’art. 46 del Regolamento Ce 1083/2006, ai sensi del quale «I fondi strutturali possono finanziare le attività di preparazione, gestione, sorveglianza, valutazione, informazione e controllo dei programmi operativi»; nell’art. 9 del Dpr 196/2008, comma 1, ai sensi del quale «le spese sostenute per attività di preparazione, gestione, sorveglianza, monitoraggio, valutazione, informazione e controllo dei programmi operativi» e comma 2, ai sensi del quale «Sono ammissibili le spese sostenute dalla pubblica amministrazione al fine di avvalersi del personale interno, di consulenze professionali, di servizi tecnico specialistici, nonché delle dotazioni strumentali necessarie per le attività riportate al comma 1»; 2) relativamente alle segreterie tecniche delle Autorità dei Programmi operativi regionali Fesr e Fse 2014/2020 si evidenzia che: ai sensi dell’art. 59 del Regolamento (Ue) n. 1303/2013, le azioni di assistenza tecnica finanziate nell’ambito del periodo di programmazione 2014-2020 possono interessare periodi di programmazione precedenti e successivi; il Por Calabria Fesr-Fse 2014/2020, Asse prioritario 14 “Assistenza Tecnica” Obiettivo Specifico 14.1. azione 14.1.1 prevede di sostenere le fasi di programmazione, attuazione, gestione, controllo, valutazione e sorveglianza del Programma operativo.

IL NUMERO DEI COMPONENTI DELLE SEGRETERIE TECNICHE PER IL POR Quanto al numero dei componenti, si sottolinea che la segreteria dell’Autorità di Gestione per il periodo 2014/2020 assorbe anche le funzioni inerenti il Fondo Sociale Europeo, che nel precedente periodo erano assolte dal Dipartimento Lavoro e, pertanto, è composta da trentadue componenti. Nel precedente periodo di programmazione il numero dei componenti delle strutture (Adg Por Fesr e Adg Por Fse) risultava pari a venticinque. Le sette unità aggiuntive sono preposte all’attuazione delle azioni del Piano di rafforzamento amministrativo, condiviso con la Commissione europea e con l’Agenzia per la coesione territoriale, non previsto nel precedente ciclo di programmazione, e comprendono quelle distaccate presso il dipartimento Organizzazione e Personale per le attività di rendicontazione, verifica e monitoraggio delle spese del personale da imputare al Por al fine di assicurare l’assolvimento delle procedure per la certificazione della spesa La segreteria tecnica dell’Autorità di certificazione è stata anch’essa accorpata in un’unica struttura e il numero dei componenti è stato ridotto da venti a quattrodici. Infine è stato aumentato di dieci unità il numero dei componenti della segreteria tecnica dell’autorità di Audit in considerazione delle ulteriori e rilevanti funzioni di verifica e di controllo che i regolamenti comunitari le attribuiscono nel ciclo di programmazione 2014/2020 e del fatto che tali funzioni erano prima svolte da componenti esterni. L’incremento del numero dei componenti complessivo della segreteria dell’Autorità di gestione del Por Calabria Fesr Fse 2014/2020 rispetto al ciclo di programmazione 2007/2013 è giustificato dall’aumento delle attività previste che sono relative sia al Fesr che al Fse e dalla previsione di ulteriori attività aggiuntive rispetto al vecchio ciclo (azioni del Pra, adempimenti legati alle condizionalità ex ante del Programma, costituzione di una unità di verifica degli aiuti di Stato), mentre quello della segreteria dell’Autorità di Audit è motivato dalla necessità di assicurare il rafforzamento della relativa struttura.

INIZIATIVE IN CANTIERE A seguito della riorganizzazione avvenuta in data successiva alla delibera sulle strutture in questione e consapevole della stratificazione normativa e regolamentare che caratterizza la disciplina delle strutture ausiliarie e tecniche, il dipartimento Personale ha dato avvio ad una più completa ed attenta ricognizione della materia anche al fine di elaborare un atto di indirizzo che, su richiesta della giunta, dovrà determinare una radicale revisione regolativa, tenendo conto anche delle migliori esperienze delle altre regioni e della conformazione della nuova
struttura organizzativa, in particolare per quanto riguarda: sul piano strutturale, la precisa individuazione dell’allocazione delle strutture ausiliarie e tecniche; sul piano funzionale, la puntuale definizione dei compiti delle medesime strutture che non potranno mai identificarsi con le attività ordinarie della struttura burocratica di riferimento; sul piano quantitativo, mediante una razionalizzazione della distribuzione del numero di personale impegnato; sul piano economico, assicurando un più significativo abbattimento degli oneri complessivi; sul piano procedurale, prevedendo condizioni e requisiti minimi di selezione degli interessati. Salvo circostanze sopravvenienti, l’atto di indirizzo sarà portato all’attenzione della prossima Giunta.

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