COSENZA Potrebbero essere depositate in serata le informative redatte dai carabinieri del Nas di Cosenza che anche nella giornata di giovedì hanno passato al setaccio l’ospedale Annunziata. I controlli dei Nas, iniziati mercoledì mattina e che nascono da una attività spontanea dei carabinieri, sono coordinati dal procuratore capo della Procura di Cosenza Mario Spagnuolo e dall’aggiunto Marisa Manzini. La decisione di inviare i carabinieri del Nas nasce da diverse lamentele dei cittadini e anche del personale in servizio sullo stato della struttura sanitaria che copre un bacino molto ampio di pazienti. I militari anche questa mattina hanno verificato le condizioni igienico-samitarie della struttura, la funzionalità dei servizi e il rispetto delle norme a tutela del malato nei vari reparti, nelle sale operatorie e nel pronto soccorso. I carabinieri stanno completando un monitoraggio dei reparti, delle apparecchiature per verificare se ci siano problemi legati a illeciti amministrativi e inefficienze. In particolare, sono state ispezionate le sale operatorie di quasi tutti i reparti e i locali del nuovo pronto soccorso. Al termine dell’attività di controllo saranno redatte delle relazioni che arriveranno sulla scrivania del procuratore capo Spagnuolo e dell’aggiunto Manzini.
IN OSPEDALE CON L’OMBRELLO Dentro l’ospedale di Cosenza piove. Non appena le condizioni metereologiche diventano critiche. Proprio come è capitato nei giorni scorsi quando un violento acquazzone – quello che viene volgarmente definito una “bomba d’acqua” – ha investito la città di Telesio. Così nel lungo corridoio che congiunge il Cup (Centro unico di prenotazione) con il vecchio plesso ospedaliero, in più punti, le pareti del soffitto trasudavano acqua piovana. Con tanto di cartello (la storia è stata raccontata dal Corriere della Calabria proprio nei giorni scorsi) che attenzionava i malcapitati pazienti che transitavano in quel passaggio obbligato. E non è il solo sito dove si verificano questi episodi in particolare nel tratto che congiunge il vecchio plesso con Malattie infettive. Così, oltre a tutte le questioni relative alla mancanza di personale medico, alla endemica congestione dell’ospedale, ai continui tagli alla sanità, a queste latitudini, bisogna fare i conti anche con problematiche strutturali. Problematiche che i carabinieri del Nas sono andati a verificare passando ai raggi X l’ospedale bruzio.
Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it
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