CATANZARO La Procura di Catanzaro ha chiuso le indagini riguardo all’incidente ferroviario avvenuto il sei marzo 2014 a Gimigliano, lungo la tratta Catanzaro Cosenza. Tre le persone per le quali il sostituto procuratore Andrea Mancuso ha emesso l’avviso di conclusione indagini e alle quali vengono contestati i reati di disastro ferroviario colposo e tutta una serie di lesioni personali colpose nei confronti di circa 30 passeggeri che hanno sporto querela. Si tratta del macchinista Luigi Pironti, del capotreno Annerita Trotta e del coordinatore del personale Pietro Falvo.
Un incidente che avrebbe potuto risultare disastroso quello del 6 marzo 2014, uno scontro tra due treni che per fortuna non causò vittime se non due feriti da codice rosso, un trauma cranico e un trauma toracico, che vennero trasportati in elisoccorso a Cosenza e Catanzaro, e circa 80 feriti più lievi. Su un tratto di binario unico tra Gimigliano e Cicala, in una zona di campagna poco distante dalla stazione di Madonna di Porto, si scontrarono due convogli delle Ferrovie della Calabria a bordo dei quali si trovavano lavoratori pendolari, studenti e anche 16 giocatori della Garibaldina, squadra di Soveria Mannelli che aveva disputato una partita a Catanzaro.
Ora si attende di conoscere, allo scadere dei tempi tecnici previsti dalla legge, la decisione del pm in merito alle richieste di rinvio a giudizio.
ale. tru.
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