Nuovo blitz contro i Condello-Imerti, 16 arresti – LE FOTO
REGGIO CALABRIA Nuovo colpo alle cosche Condello e Imerti. I carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Reggio, con l’ausilio del personale dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria”…

REGGIO CALABRIA Nuovo colpo alle cosche Condello e Imerti. I carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Reggio, con l’ausilio del personale dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria” e dell’8° Nucleo elicotteri carabinieri di Vibo Valentia, ha arrestato 16 persone indagate, a vario titolo, per associazione mafiosa, estorsione, detenzione illegale di munizioni e armi comuni da sparo e da guerra clandestine, procurata inosservanza di pena e favoreggiamento personale, minaccia e danneggiamento seguito da incendio e concorso esterno, tutti aggravati dalla finalità di agevolare l’attività della ‘ndrangheta. Sottoposta a sequestro la clinica Nova Salus di Villa San Giovanni, di cui si sono accertate le ingerenze delle cosche nella gestione e conduzione. La struttura sanitaria era accreditata dalla Regione Calabria per 50 posti letto a ciclo continuativo e 36 prestazioni in regime ambulatoriale pro die. Dal 2001, è gestita dalla cooperativa sociale “Anphora”.
In manette sono finiti Sebastiano Fortugno (classe ’63), Fortunato Laganà (’58), Antonino Riniti (’62), Carmelo Araniti (’57); arresti domiciliari per Santo Buda (’44) e Francesco Scopelliti (’88); obbligo di dimora per M.S. (’80), B.M. (’82), G.F. (’78) e P.A. (’91).
L’operazione “Sansone 2” segue di pochi giorni la prima, con la quale sono stati emessi 26 fermi ai danni dei clan Condello, Zito-Bertuca e Imerti-Buda.
Il Tribunale di Reggio – Sezione Gip, dopo aver convalidare gli arresti, adottava ulteriore e contestuale provvedimento restrittivo che andava a colpire quegli indagati per i quali non ricorrevano i requisiti per l’adozione di un provvedimento di fermo.
L’operazione “Sansone” rappresenta l’esito di indagini per la cattura del superlatitante Domenico Condello, detto “Micu u pacciu”, e per la ricostruzione delle dinamiche criminali delle cosche Zito-Bertuca, Buda-Imerti e Garonfalo, attive nei Comuni di Villa San Giovanni, Fiumara e Campo Calabro.
Il punto di contatto è costituito dalla influenza della cosca Condello nell’area di Villa e dai suoi legami con gli Imerti-Buda, conseguenza anche del matrimonio, celebrato nell”83, tra Antonino Imerti “Nano feroce” e Giuseppina Condello, sorella di Micu u pacciu e cugina di Pasquale “il Supremo”. Nozze che rafforzarono l’alleanza e la presenza dei Condello nell’area di Villa.






(Da sinistra: Francesco Scopelliti, Fortunato Laganà, Sebastiano Fortugno, Santo Buda, Antonino e Carmelo Araniti)