RENDE Non c’è l’accordo a Rende tra il sindaco Marcello Manna e gli alfaniani di Tonino Gentile. Risultato? La nuova giunta, annunciata dal primo cittadino, ancora non c’è. Se ne riparlerà nei prossimi giorni quando forse il senatore Tonino Gentile, libero da impegni romani e dopo avere incassato la riconferma a sottosegretario nel governo Gentiloni, potrà dedicarsi alla questioni rendesi. Il consiglio comunale riunitosi oggi ha preso atto delle dimissioni della presidente dell’assemblea cittadina, Anna Maria Artese, (per lei dovrebbe arrivare la nomina ad assessore) ma non è riuscita ad eleggere il suo successore. Su proposta del consigliere Mario Bartucci (Ncd), il punto è stato rinviato al prossimo Consiglio. Che sarà probabilmente convocato tra Capodanno e l’Epifania. Per quella data il Nuovo centrodestra conta di avere trovato la quadra interna. Tradotto: avrà fornito i nomi dei due assessori da inserire in giunta e del nuovo presidente del consiglio sul quale chiedere la fiducia della maggioranza.
Davanti all’impasse è toccato al vicepresidente Gaetano Morrone assumere la guida dei lavori in Consiglio. Approvati tutti i punti all’ordine del giorno tranne quello «dell’approvazione schema di convenzione per la gestione del servizio di tesoreria del Comune di Rende per il periodo 1/07/2017- 30/06/2022». Anche questo argomento verrà affrontato nella prossima riunione. « Con questo consiglio comunale – spiega il sindaco Marcello Manna – abbiamo portato a casa un risultato molto importante che è quello “dell’adesione al principio di consumo suolo zero”. Una buona notizia per le tantissime attività imprenditoriali e commerciali che attendevano questo atto per avviare l’iter amministrativo per la realizzazione delle loro attività. Una vera e propria boccata d’ossigeno per l’economia rendese. Molto importante ,anche, l’approvazione dell’elenco dei beni che verranno alienati dalla casa comunale per risanare il bilancio e serviranno alla fuori uscita del predissesto».
«Vorrei poi ringraziare – aggiunge Manna – per il lavoro svolto fin qui dalla mia giunta. Con loro si è avuta una produzione di atti amministrativi che non ha pari e, a questo punto, dovrà essere superata dalla nuova squadra di governo che avremo tra pochi giorni. Ricordo che il lavoro di questi assessori ha rimesso in moto una macchina comunale ferma, una macchina comunale dove a capo c’era solo un commissario. Da questo nuovo assetto amministrativo mi aspetto un ritmo ancora maggiore e la macchina comunale dovrà essere molto più efficiente».
«Sulla legalità – prosegue sempre il primo cittadino – si dice che non si ci divide. Il tema invece è molto complesso. C’è un problema di sicurezza dei cittadini e di allarme sociale. Spero presto che venga attraverso anche il nuovo piano di illuminazione possa anche essere supportato da sistemi di videosorveglianza nella città. Abbiamo subito atti di danneggiamento presso la sala del consiglio comunale, ed è per questo che oggi siamo al gelo nella sala consiliare e poi ,ancora, atti vandalici subiti nelle scuole e al parco Robinson. A tutto ciò si aggiungono i tanti furti nelle abitazioni, fenomeni che richiedono risposte adeguate e soprattutto maggiori sistemi di controllo. Rispetto alla genericità delle attestazioni di solidarietà che provengono ,più che dallo studio e dall’approfondimento del fenomeno, meramente dalla lettura dei quotidiani locali, su questo tema c’è bisogno di approfondimenti e di conoscenze. Senza le quali le votazioni unanimi non servono a nulla. L’attività amministrativa di questa giunta è andata ad incidere su fenomeni consolidati di utilizzo di beni comunali senza corrispettivo. Si altresì accentuato il controllo sul consumo del suolo e sull’edilizia. Su questi temi chiediamo il massimo della condivisione. Sui grandi temi quali quello della città unica non ci possono essere barriere di formalismo. Il partito democratico non può trincerarsi dietro mere questioni burocratiche. Il confronto, il dibattito, deve essere posto come base in tutte le sedi, non solo nel consiglio comunale. Cambiare passo significa anche questo».
PULICANI RINUNCIA Si sfila da candidata alla presidenza del consiglio comunale Annarita Pulicani, esponente del Nuovo centrodestra rendese. «Ringrazio il partito dell’Ncd – scrive in una nota – per avermi designata come figura consona ad assumersi tale incarico, che, inoltre, le spetterebbe di diritto, in quanto sono risultata essere il consigliere più votato tra tutti, nella scorsa tornata elettorale». A suo malgrado, Pulicani precisa come «impegni personali e familiari non le permettono, purtroppo, di potermi dedicare costantemente all’espletamento dell’incarico di presidente del consiglio comunale e quindi a poter svolgere con l’impegno che merita un incarico di così spessore all’interno del civico consesso. Renderemo noto nella prossima settimana, l’altra figura che assumerà l’incarico che, per gli accordi sottoscritti, spetta ad un consigliere dell’Ncd. Colui che verrà investito del ruolo di nuovo presidente del consiglio comunale di Rende, sarà sicuramente espressione di tutti e svolgerà tale attività nel pieno della trasparenza, della legalità e nel pieno rispetto delle regole amministrative e della democrazia, capisaldi della politica del Nuovo centrodestra».
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