Ultimo aggiornamento alle 13:38
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

Clan sul Tirreno, slittano le motivazioni di "Tela del Ragno"

COSENZA La Corte di Assise di Cosenza ha chiesto una proroga di novanta giorni per depositare le motivazioni della sentenza del processo “Tela del ragno”. Si tratta dell’operazione contro i presunt…

Pubblicato il: 02/01/2017 – 12:16
Clan sul Tirreno, slittano le motivazioni di "Tela del Ragno"

COSENZA La Corte di Assise di Cosenza ha chiesto una proroga di novanta giorni per depositare le motivazioni della sentenza del processo “Tela del ragno”. Si tratta dell’operazione contro i presunti capi e gregari del clan Perna-Cicero di Cosenza, Gentile-Africano-Besaldo di Amantea, Scofano-Martello-Rosa-Serpa di Paola, e Carbone di San Lucido.
Lo scorso 23 settembre il presidente della Corte, Giovanni Garofalo (a latere la collega Francesca De Vuono) ha emesso un verdetto con ben undici ergastoli. I giudici hanno condannato Giovanni Abbruzzese alla pena dell’ergastolo con isolamento diurno per un anno per tutti i capi di imputazione; Vincenzo Dedato a 11 anni di reclusione riconoscendo le attenuanti generiche prevalenti sulle aggravanti e lo status di collaboratore di giustizia; Salvatore Valerio Crivello, Gennaro Ditto (assolto per il capo di imputazione 13), Giancarlo Gravina, Giuseppe Lo Piano, Mario Martello, Giacomino Guido, Fabrizio Poddighe, Mario Mazza, Francesco Tundis dovranno scontare l’ergastolo con isolamento diurno per un anno. Umile Miceli è stato condannato a 22 anni di carcere con attenuanti generiche equivalenti alle aggravanti. Condannato a 14 anni di carcere Giuliano Serpa, riconoscendo lo status di collaboratore di giustizia. Ergastolo con isolamento diurno per un anno e sei mesi per Nella Serpa. La Corte ha disposto il non doversi procedere per Luca Bruni per intervenuta morte del reo e per Giacomino Guido per il capo di imputazione 16.1 per avvenuta prescrizione. I giudici hanno assolto Paolo Brillantino, Tommaso Gentile, Mario Matera, Livio Serpa e Ulisse Serpa per non aver commesso il fatto. La Corte ha disposto, inoltre, l’immediata scarcerazione di Tommaso Gentile e Livio Serpa se non detenuti per altro (Tommaso Gentile, però resta in carcere per altro motivo).
Proprio considerata la complessità della vicenda la Corte di Assise – vista anche la mole di impegni di lavoro – ha chiesto e ottenuto dal presidente del Tribunale di Cosenza una proroga di 90 giorni per poter depositare le motivazioni. Termine previsto dalla legge ma oltre il quale non si potrà andare.

Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x