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Lamezia, si allarga l'inchiesta sulla truffa Fideuram

LAMEZIA TERME Rimborso del 50% del capitale versato, e non andato a buon fine, e nessun interesse. È questo quanto banca Fideuram ha prospettato ai correntisti della filiale di Lamezia Terme che lo s…

Pubblicato il: 03/01/2017 – 17:10
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Lamezia, si allarga l'inchiesta sulla truffa Fideuram

LAMEZIA TERME Rimborso del 50% del capitale versato, e non andato a buon fine, e nessun interesse. È questo quanto banca Fideuram ha prospettato ai correntisti della filiale di Lamezia Terme che lo scorso settembre hanno scoperto grossi ammanchi nei propri conti. Una vicenda, quella scoppiata lo scorso autunno, che ha fatto aprire un fascicolo di indagine da parte della Procura di Lamezia Terme sul quale sta indagando la Guardia di finanza. Primo iscritto nel registro degli indagati è il promotore finanziario Vincenzo Torchia che gestiva i soldi degli investitori lametini. Ma lista degli indagati è destinata ad allargarsi e le responsabilità ad estendersi oltre quelle del private banker il quale ha lavorato per oltre dieci anni per Fideuram, sospeso per due settimane a dicembre 2015 e contratto risolto il 20 settembre 2016, quando lo scandalo degli ammanchi stava venendo alla luce. Oggi i correntisti stanno cercando di recuperare i risparmi che si sono volatilizzati e sono in calendario una serie di incontri con gli avvocati della banca, il prossimo dei quali è previsto per il 15 gennaio. Secondo quanto è emerso nel corso della trasmissione “Mi manda Rai Tre”, sono oltre cento i risparmiatori che hanno fatto reclamo quando hanno scoperto che i propri investimenti, invece di produrre utili, avevano creato una voragine. A essere risarciti saranno coloro, ritenuti idonei a essere rimborsati, che potranno esibire un resoconto documentato del capitale versato. E molti della lista, non in possesso dei requisiti richiesti, sono stati depennati. Per chi aveva le carte in regola la proposta è il rimborso del 50% del capitale versato. Un’opzione che ancora non ha incontrato l’approvazione dei clienti. Per anni, diversi correntisti della filiale lametina hanno vissuto convinti di star facendo un affare sicuro e conveniente che stava fruttando ottimi interessi. A settembre la scoperta che i prospetti riepilogativi presentati da Torchia erano falsi e che gli utili non esistevano.

Alessia Truzzolillo
a.truzzolillo@corrierecal.it

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