Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 22:51
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

Delitto Lanzino, si farà un confronto dei dna

CATANZARO Si farà un confronto tra i campioni di dna acquisiti e quello prelevato sotto il capo di Roberta Lanzino, la studentessa di Rende violentata e uccisa a Torremezzo di Falconara Albanese il 2…

Pubblicato il: 31/01/2017 – 11:52
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
Delitto Lanzino, si farà un confronto dei dna

CATANZARO Si farà un confronto tra i campioni di dna acquisiti e quello prelevato sotto il capo di Roberta Lanzino, la studentessa di Rende violentata e uccisa a Torremezzo di Falconara Albanese il 26 luglio del 1988. Lo ha deciso la Corte d’Assise d’Appello di Catanzaro nel processo in cui sono imputati Alfredo e Franco Sansone, padre e figlio, accusati di avere violentato e ucciso la studentessa in complicità con Luigi Carbone, presunta vittima di lupara bianca che – secondo l’accusa – sarebbe stato ucciso da Alfredo Sansone assieme ai figli Franco e Remo proprio perché avrebbe voluto rivelare ciò che sapeva del delitto Lanzino. Ma il processo di primo grado, svoltosi davanti alla Corte d’assise di Cosenza, si è concluso con l’assoluzione di tutti gli imputati sia per l’omicidio di Roberta Lanzino che per quello di Luigi Carbone.
Martedì mattina la Corte ha conferito l’incarico ai professori Sepe e Di Nunzio, di Napoli, per confrontare i profili genotipici già esistenti agli atti con quello estrapolato sotto il capo della vittima. L’avvocato Vincenzo Belvedere, difensore dei Sansone, ha sollecitato i giudici di andare nuovamente a prelevare un tampone salivare a Franco Sansone per fugar ogni dubbio sulla circostanza che non fosse stato compiutamente identificato durante la medesima analisi nel primo grado di giudizio. Il legale ha insistito, altresì, nell’integrazione dei quesiti ai periti, al fine di confrontare ancora una volta il tratto genotipico già profilato di Luigi Carbone (mediante un’operazione tecnica compiuta tra vari prelievi di genitori e figli dello stesso) con quello estratto dal terriccio. Anche questo per fugare ogni possibile dubbio sulla circostanza che potesse esser stato Carbone ad aver ucciso la ragazza assieme a Sansone. La Corte ha accolto il rilievo della difesa e ha esteso i quesiti della consulenza. La famiglia Lanzino è rappresentata dall’avvocato Ornella Nucci. Il processo è stato aggiornato al prossimo 9 maggio.

Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it

Argomenti
Categorie collegate

x

x