RENDE Walter Gianluca Marsico non ha opposto resistenza quando i carabinieri si sono presentati alle prime luci dell’alba in un appartamento di Rende dove lo hanno beccato. Il presunto esponente del clan Lanzino deve scontare una condanna a 30 anni di carcere per associazione mafiosa, omicidio, estorsione, usura, porto e detenzione illegale di armi. I carabinieri del comando provinciale di Cosenza, supportati dai colleghi dello squadrone eliportato “Cacciatori di Calabria”, hanno dato esecuzione a un ordine di carcerazione, emesso il 21 aprile scorso dalla Procura generale della Corte d’appello di Catanzaro nei confronti di Marsico poiché definitivamente condannato alla pena di 30 anni di reclusione, nell’ambito dell’inchiesta “Terminator 4”, a seguito della sopravvenuta irrevocabilità della sentenza della Corte di Assise di appello di Catanzaro emessa il 25 settembre 2014. Nello specifico Marsico – difeso dagli avvocati Filippo Cinnante e Cesare Badolato – è stato definitivamente condannato, tra l’altro, oltre che per l’omicidio aggravato dal metodo mafioso di Vittorio Marchio, anche per i reati di porto e detenzione abusiva di armi aggravati dal metodo mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso e usura aggravata dal metodo mafioso, per associazione mafiosa in ordine alla sua partecipazione «a un’associazione di tipo mafioso diretta da Ettore Lanzino di cui è organizzatore e reggente Francesco Patitucci». A Marsico è stata contestata una condotta qualificata «quale esponente del sodalizio criminale dedito allo svolgimento di attività usuraria e estorsiva, oltre che in passato di attentati alla vita e alla incolumità delle persone». Le indagini – condotte dal Nucleo investigativo del Reparto operativo carabinieri di Cosenza e coordinate dalla Dda di Catanzaro, in particolare dal procuratore capo Nicola Gratteri, dall’aggiunto Giovanni Bombardieri, e dal sostituto Camillo Falvo titolare del fascicolo d’indagine – hanno consentito di individuare il ricercato all’interno di un appartamento del residence “Da Vinci” nel comune di Rende. Assieme a Marsico è stato arrestato anche un cosentino, di 46 anni, accusato di aver favorito la latitanza di Marsico.
Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it
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