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Futuro sempre più incerto per Villa Aurora

REGGIO CALABRIA Continua l’agonia di Villa Aurora. Nonostante i sostanziosi finanziamenti incassati regolarmente dalla casa di cura reggina, da anni inserita fra i poli sanitari accreditati e finanzi…

Pubblicato il: 09/02/2017 – 9:14
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Futuro sempre più incerto per Villa Aurora

REGGIO CALABRIA Continua l’agonia di Villa Aurora. Nonostante i sostanziosi finanziamenti incassati regolarmente dalla casa di cura reggina, da anni inserita fra i poli sanitari accreditati e finanziati dalla Regione, il personale è da mesi senza stipendio. Due riunioni convocate in prefettura tra le rappresentanze sindacali e la proprietà – reduce da una tumultuosa ristrutturazione societaria e oggi in mano per il 95% al Grs – non sono riuscite a riportare né il sereno, né le spettanze arretrate nelle tasche dei dipendenti.

DATECI TEMPO Alle rappresentanze sindacali dei dipendenti della casa di cura, che il 30 gennaio scorso hanno chiesto quanto meno l’immediato pagamento dello stipendio di dicembre e della tredicesima per il personale contrattualizzato, e la metà degli arretrati per i liberi professionisti che lavorano in clinica, la proprietà ha risposto chiedendo una settimana di tempo.
Medesimo lasso di tempo è stato chiesto dall’amministratore Margiotta e da Enrico Giovannangeli, rappresentante dell’amministratore delegato Giorgio Rea, per presentare a dipendenti e no piano industriale e piano strategico aziendale della casa di cura.

PROPOSTA AL RIBASSO Ma una settimana – evidentemente – non è bastata. Il 7 febbraio, di fronte al vice capo di gabinetto Michela Fabio, Margiotta e Giovannangeli si sono presentati con una proposta troppo al ribasso per medici, infermieri e personale da tempo sul piede di guerra. La proprietà – hanno fatto sapere – è disposta a pagare una mensilità entro il 27 febbraio e – si legge nel verbale – «un’altra mensilità oltre la tredicesima subordinata alla liquidazione delle fatture da parte dell’Asp».

NIENTE DURC, NIENTE FONDI Traduzione, se l’Asp non paga, la proprietà non ha la liquidità per saldare gli arretrati. Ma proprio qui, come si suol dire, “impunta il carro”. Secondo indiscrezioni, l’azienda sanitaria provinciale non può liquidare le fatture presentate perché Villa Aurora non avrebbe il Durc in regola. Una diretta conseguenza – suggeriscono alcuni – di quelle criticità già messe in evidenza dai revisori dei conti, che nella loro ultima relazione sottolineavano come la società avesse dovuto ricorrere a «procedure di rateizzazione del debito presso il concessionario della riscossione e gli enti previdenziali, con il relativo aggravio di oneri sul conto economico».

QUEL REGALO ALLA GRS Motivo? I 12 finanziamenti infragruppo – da Villa Aurora al Gsa che ne detiene il 95% – disposti dall’amministratore  con proprie determine, per un totale di 1 milione 242 mila e 10 euro. «Detti finanziamenti sono stati eseguiti su richiesta del socio di maggioranza al fine di porre rimedio ad esigenze di liquidità della capogruppo gruppo Grs. A tal riguardo si comunica che il su indicato finanziamento verrà restituito dalla società beneficiaria in un arco temporale di medio periodo con rate annuali a partire dal 3 novembre 2017». Oggi però sono una zavorra pesante sul possibile futuro di Villa Aurora. E non è l’unica.

PREVISIONI TROPPO OTTIMISTICHE Qualora la clinica riuscisse a mettere le carte a posto – fanno sapere i bene informati – dall’Asp arriveranno molti meno fondi di quanto la proprietà aspetti. Motivo? Gran parte delle fatture presentate sarebbero relative a servizi per i quali Villa Aurora ha ricevuto l’accreditamento solo da quest’anno, dunque non possono essere pagati dall’Asp.

PERSONALE SUL PIEDE DI GUERRA Una situazione di impasse che preoccupa non poco dipendenti e liberi professionisti, ormai sul piede di guerra. Venerdì prossimo, un’assemblea aperta a tutti stabilirà le iniziative da intraprendere, ma con il socio di maggioranza della clinica Giorgio Rea i ponti sembrano saltati e i margini di trattativa esauriti. «Troppe volte – dice il personale di Villa Aurora – le promesse della proprietà sono state disattese, per questo abbiamo dovuto coinvolgere la prefettura».

IMPEGNI DISATTESI Lo scorso dicembre, nel corso di una riunione, era stato Rea in persona a promettere il pagamento, entro il 31 dicembre, di due stipendi e della tredicesima al personale dipendente e di tre mensilità arretrate ai liberi professionisti.
Ma non solo sui conti degli uni e degli altri è arrivato molto meno – niente tredicesima per i contrattualizzati, solo un mese di arretrati per gli altri – persino la riunione fissata il 10 gennaio per parlare del futuro della clinica e del suo personale è stata fatta saltare dalla proprietà con due righe di mail. L’ultimo e definitivo sgarbo per il personale che per questo ha chiesto l’intervento della prefettura. Ma anche questo non sembra essere bastato.

Alessia Candito
a.candito@corrierecal.it

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