Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 9:28
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

Dalla Calabria solidarietà ai teatri romani

LAMEZIA TERME L’assemblea permanente del teatro calabrese, riunitasi il 18 febbraio scorso, ha discusso – si legge in un comunicato – dell’azione repressiva intrapresa dalla Questura di Roma nei conf…

Pubblicato il: 28/02/2017 – 10:06
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
Dalla Calabria solidarietà ai teatri romani

LAMEZIA TERME L’assemblea permanente del teatro calabrese, riunitasi il 18 febbraio scorso, ha discusso – si legge in un comunicato – dell’azione repressiva intrapresa dalla Questura di Roma nei confronti del Teatro Orologio e del Rialto Santambrogio, a cui hanno apposto i sigilli, vietandone la regolare attività di laboratori, prove e spettacolo dal vivo. Il Coordinamento dei teatri della regione esprime «massima solidarietà al Rialto Santambrogio e al Teatro Orologio». Nelle prossime settimane si decideranno le sorti dei due spazi, importanti realtà di riferimento della scena teatrale a Roma.
«Siamo convinti – si legge ancora nella nota – che adesso come non mai sia importante, per tutti i lavoratori e i precari dello spettacolo dal vivo, uscire fuori dai territorialismi e iniziare a immaginarci, da Nord a Sud, come unico corpo pulsante, uniti in un respiro di resistenza contro una politica che non promuove reali strategie di sviluppo e contro uno Stato di Polizia che, in nome della legalità, compie azioni repressive che acuiscono le difficoltà di un sistema teatrale in ginocchio».
«È bene ribadire che, come il Teatro migliora le nostre città producendo bellezza, allo stesso modo produce economie, tra stipendi, sbigliettamento, contributi, tasse e oneri, voci consistenti nel bilancio di ogni compagnia e struttura teatrale. Ci auguriamo che le Amministrazioni, gli Enti, gli Ispettori del Lavoro, i Vigili del fuoco le Questure e le Forze dell’Ordine, inizino a considerare i lavoratori dello spettacolo come categoria di cittadini, che con forza, passione e sacrifici praticano la professione, contribuendo alla crescita culturale ed economica del Paese. Noi operatori dello spettacolo amiamo il nostro lavoro, onoriamo il nostro pubblico e osserviamo le leggi, sempre che queste non siano impossibili da osservare. Siamo artisti capaci di magie, ma non di miracoli. Ma ai miracoli crediamo. Sappiamo che sono possibili, quando non si è osteggiati e soli. Auspichiamo che il Rialto Santambrogio e il Teatro Orologio – conclude il Coordinamento dei teatri calabresi – riprendano al più presto le loro attività. È importante dare un segnale di rinascita a questo Paese che ha perso la speranza nel dialogo tra cittadini e Istituzioni. Più dei sigilli, in questo momento, può l’ascolto tra operatori dello spettacolo e Istituzioni: incontrarci, guardarci negli occhi, ripartendo dai gesti, dalle parole, per ritrovare un linguaggio comune e progettare insieme il rinnovamento del sistema teatrale in Italia».

Argomenti
Categorie collegate

x

x