ROMA C’è un nuovo direttore generale della programmazione sanitaria al ministero della Salute. La ministra Beatrice Lorenzin ha deciso di affidare l’incarico ad Andrea Urbani. L’attuale sub-commissario per l’attuazione del Piano di rientro in Calabria è dunque il successore di Renato Botti. In buona sostanza all’attuale numero due della sanità calabrese viene affidato il compito di sovrintendere alla «programmazione tecnico-sanitaria di rilievo nazionale e indirizzo, coordinamento e monitoraggio delle attività tecniche sanitarie regionali, di concerto con il ministero dell’economia e delle finanze per i profili attinenti al concorso dello Stato al finanziamento del Servizio sanitario nazionale, anche in relazione ai piani di rientro dai disavanzi sanitari regionali».
Tra gli altri compiti affidati ad Urbani c’è anche quello del «supporto alle attività del sistema nazionale di verifica e controllo dell’assistenza sanitaria, compresa la verifica dei Piani di rientro dai disavanzi sanitari regionali».
Dunque, il tecnico molto apprezzato da Lorenzin e dal Nuovo centrodestra avrà poteri di valutazione sulla corretta attuazione del Piano di rientro calabrese. La sua avventura in questa regione era iniziata nell’ottobre 2013, quando il Consiglio dei ministri gli conferì l’incarico di sub-commissario al posto del dimissionario Luigi D’Elia.
Per il momento, in ogni caso, non cambia nulla in Calabria. Alla guida della sanità restano sempre Massimo Scura e, appunto, Urbani. Sempreché il governo non decida di sfruttare la norma inserita nell’ultima legge di Bilancio, che consente la nomina a commissario anche dei presidenti di quelle Regioni (la Calabria è una di queste) sottoposte a Piano di rientro.
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