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Oppido, schiaffi e minacce: sospese due maestre – IL VIDEO

OPPIDO MAMERTINA «Ti spacco la faccia, ti taglio le mani». Sono inequivocabili frasi come queste, accompagnate da schiaffi, spintoni e botte ad aver indotto il gip di Palmi, Carlo Alberto Indell…

Pubblicato il: 08/03/2017 – 7:54
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Oppido, schiaffi e minacce: sospese due maestre – IL VIDEO

OPPIDO MAMERTINA «Ti spacco la faccia, ti taglio le mani». Sono inequivocabili frasi come queste, accompagnate da schiaffi, spintoni e botte ad aver indotto il gip di Palmi, Carlo Alberto Indellicati a sospendere due maestre di Oppido Mamertina dall’insegnamento. Le due docenti, M.C. e B.S., entrambe 49enni, sono state individuate grazie ai filmati di diverse microcamere, piazzate dai carabinieri dopo le denunce presentate da diversi genitori, preoccupati per i segni di schiaffi e botte che i figli mostravano sul volto e sul corpo al rientro dalle lezioni. E poi pianti e concreta paura.
Terrorizzati, i bambini già poche settimane dopo l’inizio della scuola, al mattino si rifiutavano di andare in classe. Così i genitori hanno capito e gli investigatori, coordinati dalla procura di Palmi diretta da Ottavio Sferlazza, hanno iniziato ad indagare. Nel giro di poco, hanno scoperto che in una delle aule di una scuola pubblica di Oppido Mamertina, spintoni, schiaffi, insulti e persino minacce di morte erano la regola, non l’eccezione. «Somari, bestie» e altri ben più pesanti insulti, tutti snocciolati in dialetto stretto, così le due docenti si rivolgevano agli studenti della loro classe, “convinti” a non far baccano a forza di spintoni e scappellotti. Per indurli ad entrare ordinatamente in fila indiana invece, schiaffi e strattoni.
In caso di errori, invece, si passava alle minacce. «Non capite niente, vi taglio le mani» si ascolta urlare ad una delle due maestre immortalata dalle videocamere dei carabinieri, «vi ammazzo» minacciava un’altra in un’altra occasione. Tutti elementi raccolti in pochissimo tempo dagli investigatori, che hanno convinto gli inquirenti a procedere in fretta contro le due insegnanti.
Nel Reggino non si tratta del primo caso di maltrattamenti contro gli alunni. Nel novembre scorso, a Reggio Calabria due insegnanti sono finite agli arresti domiciliari per il grave comportamento tenuto in classe, mentre qualche mese dopo una collega di un altro istituto è stata sospesa.

Alessia Candito
a.candito@corrierecal.it