Ricatti a sfondo sessuale a Reggio, chiuse le indagini su trans
REGGIO CALABRIA Prestazioni sessuali a pagamento e con ricatto finale. Era questo il remunerativo (e illecito) business messo in piedi da Emma, al secolo Giovanni Di Stefano. Nei suoi confronti, il p…

REGGIO CALABRIA Prestazioni sessuali a pagamento e con ricatto finale. Era questo il remunerativo (e illecito) business messo in piedi da Emma, al secolo Giovanni Di Stefano. Nei suoi confronti, il pm Sara Amerio ha chiuso le indagini per diversi episodi di estorsione ed estorsione aggravata e adesso avrà venti giorni per farsi sentire o presentare memorie difensive. Dopo toccherà al gup decidere la sorte di Emma.
Contro di lei potrebbero costituirsi anche le cinque vittime identificate, malcapitati clienti, che dopo aver scelto di passare alcune ore in compagnia di Emma, si sono ritrovati sotto ricatto. Rivelare tutto all’ignara moglie o a conoscenti, postare foto e screenshot su Facebook o stamparli e appenderli in stazione: queste le minacce con cui Emma ha tentato di estorcere loro denaro. Ma il suo business l’ha portata in carcere.
Alessia Candito
a.candito@corrierecal.it