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Nel Catanzarese un’intimidazione al giorno – IL VIDEO

LAMEZIA TERME Sono state complessivamente 13 le operazioni di maggiore rilievo condotte dalla Polizia di Stato (Squadra mobile, commissariato di Lamezia Terme e Anticrimine) tra il primo aprile del 2…

Pubblicato il: 10/04/2017 – 13:19
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Nel Catanzarese un’intimidazione al giorno – IL VIDEO

LAMEZIA TERME Sono state complessivamente 13 le operazioni di maggiore rilievo condotte dalla Polizia di Stato (Squadra mobile, commissariato di Lamezia Terme e Anticrimine) tra il primo aprile del 2016 e il 31 marzo scorso nella sola provincia di Catanzaro. Sono alcuni dei dati resi noti stamani nel corso della celebrazione a Lamezia Terme della Festa della Polizia, cui ha presenziato, insieme al Questore, Amalia Di Ruocco, il prefetto di Catanzaro, Luisa Latella. Il questore Di Ruocco, nel suo discorso, ha sottolineato che «è sconcertante vedere come si pretende di farsi giustizia da soli e come si crede di poter imporre la propria volontà con la forza, come si possa pensare di risolvere i rapporti interpersonali con la violenza e le minacce. Dall’inizio dell’anno al 31 marzo scorso sono stati 69 gli atti intimidatori nel territorio della provincia. Ogni giorno, in pratica, il mattinale ne registra almeno uno. E la cosa che più spaventa dal nostro osservatorio è che in questo clima si stanno educando i giovani, i nostri figli, visto che registriamo, anche se formalmente non denunciati, atti di bullismo non solo tra i coetanei ma anche violenze e minacce da parte di giovani nei confronti dei loro docenti per farsi, a esempio, aggiustare il voto. D’altra parte che cosa ci si poteva aspettare? È questa l’aria che respirano». «La ‘ndrangheta – ha detto ancora il questore – è forte e si interfaccia con il potere legale sedendosi al tavolo nelle “stanze dei bottoni” e riesce a realizzare profitti elevatissimi. Ma anche qui noi ci siamo. La Polizia di Stato, in particolare la Squadra mobile della questura, Squadra mobile distrettuale, al fianco e sotto la magistrale direzione della Dda, che ringrazio, in quest’ultimo anno, con le indagini condotte ha potuto confermare gli interessi delle cosche del catanzarese, Catanzaro città, Lamezia Terme e dell’area soveratese con i contesti criminali del Vibonese, Cosentino e con le famiglie di ‘ndrangheta crotonesi. Univocità di “programmi criminali” nel traffico degli stupefacenti, nelle pressioni estorsive in diversi settori fino all’insinuazione nella amministrazioni locali attraverso il condizionamento del voto per ingerirsi nella gestione della cosa pubblica».

LIGUORI: «C’È BISOGNO DI SICUREZZA» «La sicurezza è un ideale che va coltivato e una realtà che va aumentata». Lo ha detto il questore di Cosenza, Luigi Liguori, parlando con i giornalisti a margine della celebrazione del 165° anniversario della Fondazione della Polizia di Stato, svoltasi nel Castello Normanno-Svevo. «C’è tanto bisogno di sicurezza. Si registra – ha aggiunto il questore – una forte pressione della criminalità organizzata e c’è una criminalità diffusa che al momento è contenuta. Infatti i reati sono in diminuzione, fatto salvo per le rapine che sono aumentate, ma efficacemente contrastate. La cittadinanza ha bisogno di ristabilire il contatto con le forze di polizia, perché la malavita lo interrompe, e giornate come questa servono proprio a questo. In particolar modo, ci preme incontrare gli studenti che sono indispensabili per il nostro futuro». Il questore di Cosenza, dopo aver passato in rassegna uno schieramento in uniforme e in armi con personale della Polizia di Stato, ha consegnato i riconoscimenti agli agenti che si sono distinti, durante la loro attività, per meriti di servizio. All’interno della “Stanza del trono” del castello Svevo, tra l’altro, è stata ricreata una scena del crimine, dove cittadini e studenti, aiutati da alcuni indizi, hanno individuato l’autore di un omicidio. Nel corso della manifestazione, inoltre, alcuni componenti del Nucleo operativo centrale di sicurezza (Nocs) hanno dato una dimostrazione delle loro capacità, calandosi da una parete del castello.

SANFILIPPO: «GRANDE SETE DI LEGALITÀ TRA I GIOVANI» «La cultura della legalità è qualcosa di più della semplice osservanza delle leggi, delle regole; è un sistema di principi, di idee, di comportamenti, che deve tendere alla realizzazione dei valori della persona, della dignità dell’uomo, dei diritti umani, dei principi di libertà, eguaglianza, democrazia, verità, giustizia come metodo di convivenza civile». Lo ha detto il Questore di Crotone, Claudio Sanfilippo in occasione della celebrazione del 165/mo anniversario dalla Fondazione della Polizia di Stato. «Io – ho aggiunto il questore Sanfilippo – in questi mesi ho registrato un bel segnale positivo, sotto questo profilo. Ho avuto modo di vedere che c’è una “grande sete” fra i giovani sui temi della legalità, dell’educazione e della cultura in generale. L’iniziativa “Questononèamore” che il dipartimento della Pubblica sicurezza ha portato avanti, e che ho voluto fortemente sul nostro territorio, ha avuto risultati straordinari. Tutto ciò è incoraggiante e ci dà il segno che abbiamo iniziato ad intraprendere la strada giusta». Il questore di Crotone, illustrando i risultati che la Polizia di Stato ha ottenuto in questi mesi, ha sottolineato che «il nostro sforzo al servizio del cittadino è davvero enorme e potrebbe essere ancora più efficace solo se si ripristinassero, nella loro totalità, le numerose telecamere della videosorveglianza cittadina che hanno bisogno di una seria manutenzione e in questa sede mi sembra doveroso lanciare un appello affinché vengano ripristinate in tempi brevi, ricordando, per primo a me stesso, che le spese erogate per la sicurezza non sono mai da considerarsi “inutili” ma necessarie per il bene della collettività e produttive di grandi benefici per tutti».

LONGO: ACCOGLIENZA PER 5MILA RICHIEDENTI ASILO «È importante che con il prezioso aiuto delle altre forze di polizia e delle componenti istituzionali coordinate dalla Prefettura, sia stata assicurata accoglienza a quasi cinquemila richiedenti asilo in occasione dei 12 sbarchi nel porto di Vibo Marina». È uno dei passaggi dell’intervento del questore di Vibo Valentia, Filippo Bonfiglio, alla celebrazione della Festa della Polizia, cui ha presenziato il prefetto, Guido Longo. «I cittadini – ha aggiunto il questore – devono autonomamente convincersi, nel loro supremo interesse, che l’organizzazione di tutte le forze di polizia e delle altre istituzioni dello Stato deputate a garantire il rispetto delle leggi, lo è ancor di più, principalmente la dedizione incrollabile ed il valore dei suoi rappresentanti». Per il Questore, però, «si può fare di più. L’iniziatica economica in questo territorio è seriamente minacciata e penalizzata dalla presenza mafiosa. È assolutamente necessario calamitare attorno a noi la fiducia dei cittadini, per poi ottenere da loro forme di collaborazione più stabili ed efficaci rispetto a quelle attuali e affinché ciò possa avvenire dobbiamo essere ancora più “credibili” di quanto abbiamo dimostrato di essere finora». «È una condizione complessa – ha concluso Longo – che, pur dipendendo dall’integrazione di una serie di fattori esterni, ci vede comunque protagonisti».

I PERICOLI DELLA ‘NDRANGHETA «”Esserci sempre” è la sintesi dell’impegno continuo della polizia di Stato a garanzia della legalità, della sicurezza al servizio delle istituzioni e dei cittadini». È uno dei passaggi centrali della relazione del questore di Reggio Calabria, Raffaele Grassi, per la Festa della Polizia celebrata al Teatro comunale “Francesco Cilea”. «Sicurezza e legalità – ha proseguito Grassi – sono tra i temi che preoccupano maggiormente la gente e i governi di tutto il mondo: non si tratta di una moda passeggera, ma di una condizione irrinunciabile per favorire la crescita della società nei suoi valori più sani e costruttivi». Il Questore di Reggio ha posto l’attenzione sui pericoli derivanti «dalla ‘ndrangheta, che affina sempre di più le proprie esperienze criminali, dalla corruzione, dall’emergenza immigrazione, dalla grave crisi economica e dal terrorismo islamico. Occorre garantire i diritti di libertà del cittadino e il primo che deve essere salvaguardato è il d iritto di essere liberi dalla paura. A Reggio Calabria stiamo sostenendo una forte ed energica battaglia per l’affermazione della legalità, anche attuando quelle forme di vicinanza alla gente per far comprendere quanto sia importante il contributo dei cittadini per la nostra azione». In città e in provincia, nell’ultimo anno, sono state controllate 147.641 persone, con 10.148 posti di blocco; assistiti e soccorsi 17.272 migranti ed arrestati 23 trafficanti di esseri umani, con 117 espulsioni e 327 respingimenti. Ed ancora: sequestrati e confiscati beni alla criminalità organizzata per oltre 105 milioni di euro; arrestati cinque tra i più pericolosi latitanti d’Italia. «Tutto questo – ha detto Grassi – è il frutto di una battaglia comune con le altre Forze dell’ordine, il coordinamento della Procura della Repubblica e la forte sinergia con il prefetto Michele di Bari. Noi ci siamo e ci saremo sempre in mezzo alla gente. E la comunità non perda questa straordinaria occasione di avvicinarsi sempre di più alla “Squadra Stato”».