CATANZARO «La Regione Calabria rischia il default finanziario. Il deficit organizzativo, di conoscenza e la forte situazione debitoria delle società partecipate possono determinare il crack finanziario dell’ente regionale». È quanto afferma Carlo Guccione, consigliere regionale del Partito democratico.
«Si tratta – sostiene Carlo Guccione – di un modo di agire pressapochista da parte della Regione Calabria, incapace di mettere in campo azioni concrete per scongiurare tale evenienza». La questione – precisa Guccione – della liquidazione dell’Afor testimonia come questo rischio sia concreto e persista la mancanza di azioni e provvedimenti attraverso i quali allontanare questo pericolo».
«I conti – precisa Guccione – della liquidazione dell’Afor, a fine marzo del 2017, ammontano a circa 230 milioni di esposizione debitoria che questo ente ha con Equitalia (cartelle esattoriali per 117 milioni di euro); 80 milioni di euro per mancata erogazione tfr dei dipendenti; circa 14 milioni di euro di contenziosi persi contro dipendenti, imprese e fornitori. Un quadro allarmante anche di fronte all’inerzia della Regione che ancora non ha messo in atto quelle procedure di rottamazione delle cartelle esattoriali che avrebbero fatto risparmiare oltre il 30% (decine di milioni di euro) allo stesso ente e quindi ai cittadini».
«Con il Bilancio armonizzato – sottolinea Guccione – della Regione Calabria il rischio del default dovuto all’esposizione debitoria degli enti strumentali della Regione, accompagnato dall’immobilismo della giunta regionale, rischia di far saltare il banco, con un grave danno per i cittadini e per l’economia dei territori».
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