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Racket, Unindustria e Ance: «Escalation di intimidazioni»

COSENZA «Dallo Stretto al Pollino si registra una recrudescenza delle intimidazioni subite dagli imprenditori. Sono delle ultime ore quelle ricevute da due attività imprenditoriali del settore edile…

Pubblicato il: 02/05/2017 – 11:34
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Racket, Unindustria e Ance: «Escalation di intimidazioni»

COSENZA «Dallo Stretto al Pollino si registra una recrudescenza delle intimidazioni subite dagli imprenditori. Sono delle ultime ore quelle ricevute da due attività imprenditoriali del settore edile della provincia di Cosenza di cui sono titolari Pasquale Cundari e Andrea Lo Gullo, dirigenti di Ance Cosenza». È quanto si afferma in una nota di Natale Mazzuca, presidente di Unindustria Calabria e Giovan Battista Perciaccante, presidente di Ance Cosenza, nella quale si esprime «solidarietà ai colleghi imprenditori, ai dipendenti delle aziende ed ai loro familiari».
«Stiamo combattendo – sostiene Mazzuca – una battaglia estenuante. Quasi tutti i giorni siamo sottoposti a tensioni di varia natura. Il clima di insicurezza che respiriamo ci mortifica come cittadini e come imprenditori e ci sottopone a dure prove. Questi atti inqualificabili ci sviliscono. Tentano di indebolirci ma non arretreremo. Così come i rappresentanti delle istituzioni e gli amministratori pubblici, anche noi imprenditori abbiamo bisogno del sostegno della pubblica opinione e in particolare dello Stato perché faccia sentire la sua presenza, presidiando il territorio e garantendo certezza del diritto». «Affermare la cultura della sicurezza e della legalità – prosegue Mazzuca – in tutti i territori, coinvolgendo tutti i cittadini, le categorie produttive, le organizzazioni sindacali, il terzo settore, il mondo della scuola, della ricerca e della formazione è la via da intraprendere seriamente».
È un problema che ci riguarda tutti – sottolinea Perciaccante – perché non riusciremo a crescere e svilupparci se intorno al collo avremo il cappio stretto della cultura criminosa che distrugge quello che di buono si cerca di costruire, con fatica, impegno, sforzi personali e collettivi. Quello che bisogna fare nella direzione della legalità non è mai abbastanza e non dobbiamo abbassare la guardia. Occorre denunciare, impegnarsi quotidianamente al fianco delle istituzioni e delle forze dell’ordine – conclude il presidente di Ance Cosenza – realizzare iniziative anche nelle scuole dove si iniziano a formare le coscienze». 

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