PLATÌ È finita la latitanza di Rocco Barbaro (cl. 65), esponente di spicco dell’omonimo clan di Platì, da decenni egemone anche in Lombardia. Latitante da oltre due anni e considerato fra i principali ricercati sul territorio italiano, Barbaro é stato scovato attorno alle 13 nella storica roccaforte calabrese del suo clan. I Carabinieri del Gruppo di Locri e del reparto operativo lo hanno scovato a casa di una delle figlie, dove si era nascosto nel tentativo di sfuggire ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP di Milano per associazione mafiosa ed intestazione fittizia di beni. Già in passato, per ben due volte, Barbaro é riuscito a sfuggire alla cattura. È ritenuto uno dei maggiori boss di Milano.
MINNITI SI COMPLIMENTA Il ministro dell’Interno, Marco Minniti, si è complimentato con il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Tullio del Sette, per l’arresto, eseguito dai Carabinieri del gruppo di Locri, del latitante Rocco Barbaro, considerato elemento di spicco dell’omonima cosca della ‘ndrangheta, egemone nel traffico di stupefacenti in Calabria e Lombardia, e ricercato dal 2015. «La cattura di Barbaro, proposto nell’elenco dei 30 latitanti più pericolosi – ha sottolineato Minniti – è il risultato di una intensa attività investigativa degli uomini dell’Arma dei Carabinieri che hanno lavorato con competenza e determinazione, a conferma dell’impegno quotidiano sul fronte della lotta alla criminalità organizzata».
a. c.
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