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Via libera alle Zes, Gioia torna a sperare

GIOIA TAURO Il via libera al decreto Sud apre uno spiraglio non indifferente sul futuro del porto di Gioia Tauro con ricadute positive sull’intera economia calabrese. Il pacchetto previsto dal decr…

Pubblicato il: 10/06/2017 – 14:22
Via libera alle Zes, Gioia torna a sperare

GIOIA TAURO Il via libera al decreto Sud apre uno spiraglio non indifferente sul futuro del porto di Gioia Tauro con ricadute positive sull’intera economia calabrese. Il pacchetto previsto dal decreto varato venerdì dall’esecutivo Gentiloni prevede infatti il meccanismo di istituzione delle Zone economiche speciali (Zes) accanto a norme specifiche per ottenere finanziamenti agevolati per gli giovani imprenditori che investono al Sud. Ma è il primo provvedimento – quello inerente l’istituzione delle Zes – che riguarda molto da vicino la Calabria e in particolare l’area del porto di Gioia Tauro visto che rientra tra le prime proposte al vaglio del governo. Come ha anche tenuto a precisare sulle colonne del Sole 24 Ore il ministro della Coesione e il Sud, Claudio De Vicenti: «Finora – spiega il ministro – abbiamo ricevuto due proposte, quella di Gioia Tauro da parte della Regione Calabria e quella di Napoli-Salerno da parte della Campania: sono due proposte di grande interesse e positività».
Entrando nel dettaglio la misura contenuta nel decreto per il Mezzogiorno – che prevede interventi importanti anche per sostenere il finanziamento agevolato per i giovani imprenditori (misura sulla quale il governo ha messo sul piatto 1,3 miliardi di euro – a favore delle Zes consiste in importanti benefici fiscali e semplificazioni per le imprese che investono all’interno delle aree individuate.
In particolare, stando a quanto contenuto nel provvedimento, le Zes avranno agevolazioni fiscali aggiuntive rispetto al regime già avvantaggiato per quanti investono al Sud in termini di credito di imposta. Tra questi l’estensione al regime agevolativo – già previsto per le Pmi – degli investimenti fino a 50 milioni di euro. Un importo tale da alzare il livello attrattivo delle Zes anche tra i grandi player internazionali. Un salto di qualità che porterebbe – se ben orientato – a far crescere l’attrattività dell’area portuale di Gioia Tauro dato che rientra tra le prime Zes in griglia di partenza. Come aveva segnalato recentemente lo stesso ministro De Vicenti.
Evoluzione delle zone franche concentrate in ambito doganale, le Zes sono state al centro di una lunga trattativa dell’Italia con Bruxelles per superare l’impasse dettato dal regime degli aiuti di Stato. 
C’è da segnalare comunque che proprio per l’interesse su questo strumento, l’avvio delle Zes di Gioia Tauro e Salerno-Napoli rischia di innescare nuove tensioni politiche per le rivendicazioni di altri territori italiani. In lista d’attesa restano infatti Bagnoli, Taranto e il Sannio. Proprio su quest’ultima zona si segnala l’ultima levata di scudi lanciata dalla parlamentare di Forza Italia Nunzia De Girolamo:  Se le indicazioni per l’istituzione delle Zone economiche speciali resteranno quelle che si apprendono in queste ore, il decreto del presidente Paolo Gentiloni rischierà di essere zoppo e peccherà in modo imperdonabile di strabismo politico». Un’avvisaglia dunque di quanto potrebbe avvenire nel prossimo futuro.

OLIVERIO: «SIAMO I PRIMI» «Il decreto sul Sud approvato ieri dal Consiglio dei ministri costituisce un importante strumento finalizzato a sostenere la crescita, il lavoro e l’imprenditoria giovanile nel Sud e nella nostra regione». È quanto afferma, in una nota, il presidente della giunta regionale, Mario Oliverio. «L’istituzione di zone economiche speciali (Zes) nel Sud ed il sostegno  ai giovani, per aiutarli a fare impresa –prosegue Oliverio – sono due scelte strategiche per la crescita  dei nostri territori. Sono state destinate risorse importanti che avranno un effetto positivo per  attrarre investimenti, per creare opportunità di lavoro,  per rafforzare le tendenze di ripresa registrate in questo ultimo periodo. L’impegno del governo a istituire la Zes a Gioia Tauro espresso dal ministro De Vincenti nel suo ultimo incontro nella sede della nostra Regione, alla presenza delle forze sociali calabresi, ha imboccato la strada della concretezza e della realizzazione. Bisogna dare atto al ministro del Mezzogiorno De Vincenti che anche oggi illustrando il provvedimento del governo ha riconfermato che Gioia Tauro avrà la prima Zes appena sarà concluso l’iter legislativo  del provvedimento assunto ieri dal Consiglio dei ministri».
«La nostra Regione, infatti – conclude il presidente della giunta regionale – è la prima ad avere avanzato al governo e al Parlamento una proposta di istituzione della Zes i cui contenuti sono stati verificati anche in sede nazionale ed europea». 

 

Roberto De Santo
r.desanto@corrierecal.it

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